Questo il testo dell'intervento del consigliere di Forza Italia Enrico Bosi: «In merito al comunicato con il quale l'Assessore Biagi replica al mio intervento sull'aeroporto Vespucci a seguito della trasmissione "Report" su RAI 3, voglio precisare quanto segue. Che l'aeroporto di Peretola sia privo di un piano antirumore risponde al vero perché, nel marzo 2005, la Commissione Antirumore, appositamente costituita, varò soltanto la nuova zonizzazione acustica basata sui dati 2004-2005. Ma a questa doveva seguire l'adozione, da parte di AdF, di un piano di risanamento acustico dell'area di Peretola basato sui dati rilevati dall'Arpat negli anni considerati.
L'Arpat ha inviato, lo scorso luglio, al Comune, alla Provincia e AdF le relazioni con i risultati del monitoraggio compiuto sull'impatto acustico. In queste relazioni risulta che vi sia stato un aumento significativo dei livelli di rumore a causa dell'aumento dei voli (ivi compresi quelli notturni) e tale tendenza è proseguita nel 2006. A questo punto mi sembra logico che AdF vari quanto prima il piano antirumore così come prescritto. Essendo tre le zone individuate dalla classificazione acustica e rilevata la presenza in una di queste (zona A) di ben trentasette appartamenti, mi chiedo quali interventi di mitigazione acustica siano stati realizzati a tutt'oggi.
Inoltre la prevista nascita di nuovi insediamenti, presenti e futuri, come la caserma dei sottufficiali Carabinieri, dovranno necessariamente portare ad una revisione in tempi rapidi della zonizzazione e del piano acustico che ancora manca. Resta comunque il fatto che l'aeroporto sarà ulteriormente circondato da edifici senza la possibilità del benché minimo sviluppo con condizioni di sicurezza ridotte al limite. Mi meraviglia, infine, che l'Assessore Biagi si sia limitato a rilevare una mia presunta inesattezza e taccia, invece, circostanza questa che io definisco grave, sulle pesanti dichiarazioni della battagliera Consigliera De Zordo, che pur da sponde opposte, non ha mancato di rilevare come la sicurezza del Vespucci sia messa in discussione dai nuovi insediamenti previsti senza il completamento dello studio sul rischio».