Firenze – La Giunta regionale dovrà impegnarsi a superare i rapporti di lavoro precari in essere all’interno dell’amministrazione regionale trasformandoli in contratti di assunzione a tempo indeterminato. Questo anche in modo del tutto indipendente dal provvedimento, che la Regione dovrà comunque sostenere, che la Commissione lavoro della Camera dei Deputati intende far inserire nella Legge Finanziaria per dare soluzione al precariato nella Pubblica amministrazione. È quanto prevede il testo della mozione approvata all’unanimità dalla commissione speciale Lavoro del Consiglio regionale e che sarà portata al voto dell’Aula.
La commissione presieduta da Eduardo Bruno, infatti, ha dedicato gran parte della seduta di questa mattina ad affrontare le questioni del lavoro precario. A questo proposito ha ascoltato i sindacati territoriali ed il coordinamento delle Rsu della Regione Toscana. Secondo i dati forniti dai sindacalisti, in Regione ci sono circa 400 lavoratori con contratti atipici o comunque non a tempo indeterminato.
Ai lavori della commissione, oltre al presidente Bruno, che ha espresso grande soddisfazione per il voto unanime sulla mozione e per il contributo portato dai rappresentanti sindacali, erano presenti i vicepresidenti Rossella Angiolini (FI) Mauro Ricci (Margherita), il consigliere segretario Carlo Bartoloni (Prc), e i consiglieri Andrea Agresti (An), Severino Saccardi (Ds)e Mario Lupi (Verdi).
Sul fronte della sicurezza nei luoghi di lavoro, la commissione ha ascoltato i risultati di una ricerca Irpet, condotta dalla ricercatrice Francesca Giovani.
La ricerca, incentrata su tre aree industriali toscane (Massa, Piombino e Prato) ha evidenziato che il rispetto delle norme sulla sicurezza appare in calo, in quanto, esaurita la spinta propulsiva collegata all’adeguamento alla legge 626/96, non può dirsi ancora del tutto radicata la cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro.