"Nel settore privato la tendenza è ad una stabilizzazione dei rapporti di lavoro, mentre nella Pubblica Amministrazione, va consolidandosi un pericoloso stock di lavoro precario per l'impossibilità di nuove assunzioni. Il mercato del lavoro ha una dimensione territoriale provinciale. Nel corso del 2005 sono stati 46.000 gli avviamenti al lavoro di tipo temporaneo dai centri per l'impiego mentre sono 60.000 gli iscritti al fondo INPS per le collaborazioni temporanee e anche questi dati, denunciano l'esistenza di un'area di lavoro provvisorio che però, nei fatti, non è tale.
Il lavoro a tempo determinato permette di intervenire tempestivamente ma la scelta successiva è il lavoro interinale e di somministrazione ed al lavoro interinale, va rassegnata la funzione di prestazione straordinaria. Vogliamo sostenere una generazione di fiorentini che devono vedere riconosciuto il loro diritto a progettare il proprio futuro. Nel corso della gestione di questo bilancio, tutti i rapporti di lavoro discontinuo già aperti non saranno interrotti per volontà di questa Amministrazione e a settembre avremo un confronto aperto col ministro del lavoro per intervenire nella ridefinizione delle leggi nazionali che regolano l'accesso al lavoro".
Questo, in sintesi, l'intervento dell'assessore alle politiche del lavoro, Riccardo Nencini, ieri in Consiglio Comunale, facendo il punto sullo stato di attuazione della mozione approvata a febbraio, per contrastare il lavoro precario. Ma l'assessore, nel suo intervento, ha toccato anche altri punti. "Di fronte a questa area i comportamenti del settore privato rispetto al settore pubblico, non sono omogenei anche in virtù del patto per l'occupazione e lo sviluppo. Probabilmente si sta affermando la tendenza che vede nel lavoro temporaneo, un allungamento del periodo di prova che poi, tendenzialmente, trova stabilizzazione.
Nell'impiego pubblico si sta invece costituendo un pericoloso stock di precariato, fenomeno dovuto alla coazione degli strumenti di avvio al lavoro con i dispositivi della finanza locale che bloccano le assunzioni nella Pubblica Amministrazione" ha proseguito l'assessore Nencini che ha illustrato anche le iniziative in corso di attuazione. "Dieci giorni fa è stato stipulato un documento congiunto tra l'ANCI Toscana e la Regione Toscana, ispirato ai contenuti ed al modello dell'integrativo del Comune di Firenze - ha proseguito l'assessore -.
Cioè le amministrazioni locali e la Regione Toscana convengono che il lavoro discontinuo non dev'essere il lavoro più conveniente, che questo è un fenomeno da combattere e da portare a normalità. Questo è un fatto politico rilevante che si inquadra con la nostra volontà di voler costruire un percorso con il tavolo territoriale avviato con la Provincia di Firenze che dopo una partenza piuttosto intensa, sta procedendo lentamente. Compito di questo tavolo è la ricostruzione della gerarchia di scelta delle tipologie di lavoro: contratti a termine, collaborazioni, somministrazione o interinale che più si ispira alla considerazione della tipicità del rapporto di lavoro a tempo indeterminato e questo è l'orientamento che ci può portare al corretto utilizzo dei rapporti di collaborazione.
Solo riaffermando una gerarchia di tipicità col contratto di lavoro a tempo determinato si restituisce la propria funzione originaria alla forma di contratto di collaborazione a progetto che sempre meno e sempre di più non dovrà essere la sostituzione di una funzione ma sempre di più, dovrà essere legata ad una funzione progettuale dell'Amministrazione. La prima scelta ordinaria è il contratto a tempo determinato e poi il lavoro interinale e di somministrazione che devono essere presi in considerazione solo per prestazioni straordinarie restituendo al lavoro interinale, la funzione di prestazione straordinaria con contenuti formativi che ne giustifica il costo.
Con questa tipologia lavorativa si interviene tempestivamente". "Inoltre - ha continuato Nencini -, a questo tavolo territoriale dovrà trovare forma la banca dei curricula, strumento per dare riconoscimento al lavoro svolto nella Pubblica Amministrazione nei futuri concorsi che gli enti proporranno. Da venerdì scorso i lavoratori precari possono anche ottenere piccoli prestiti rivolgendosi alle banche del gruppo Monte dei Paschi, per accedere al credito al consumo". Altra questione, riguarda la disparità delle competenze retributive.
"Sempre a questo tavolo - ha spiegato l'assessore Nencini - tra tutti gli Enti Locali va determinata un'omogeneizzazione normativa e retributiva per questi lavoratori. Nel Comune di Firenze noi abbiamo un'esondazione dei costi del personale rispetto al tetto di spesa, di 3 milioni e 600.000 euro. Ci proponiamo di confermare nel corso della gestione di questo bilancio, tutti i rapporti di lavoro discontinuo in essere e non ci saranno interruzioni di rapporti di lavoro per volontà di questa Amministrazione, ad eccezione delle sostituzioni fisiologiche.
Per perseguire questa strada, dopo la pausa per le ferie, dovremo, tutti insieme, studiare nuove forme organizzative a totale carattere pubblico, così da creare più vantaggiosi equilibri di bilancio. Arriviamo a queste decisioni per la ferma volontà di includere nel nostro modello sociale una generazione di fiorentini che devono vedere riconosciuto il loro diritto a progettare il proprio futuro. Dobbiamo avere un modello sociale che entra in relazione con una generazione di residenti di questa città, perché questa generazione deve vedere riconosciuto il proprio diritto a progettare il proprio futuro.
Noi vogliamo partecipare anche alla ridefinizione delle leggi nazionali che regolano l'accesso al lavoro che per truffe convenienze che offrono, generano, di per sé, precariato. Per questo motivo, il prossimo 28 settembre svolgeremo in quest'aula un incontro di riflessione politica con il ministro del lavoro".