Potere e morte: il giornalismo d’inchiesta in Italia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 ottobre 2006 14:05
Potere e morte: il giornalismo d’inchiesta in Italia

Di nuovo attualità all’Istituto Stensen con il terzo appuntamento del ciclo filmico “Etica dell’informazione giornalistica”. Giornalismo d’inchiesta, libertà e tutela del giornalista in Italia. Attraverso indagini e inchieste, qualcuno ha svelato orrori e misteri italiani, qualcun altro ci ha rimesso la pelle. Ne sa qualcosa il giornalista e scrittore Roberto Saviano, messo sotto scorta dallo Stato perché ha scritto un libro sulla camorra imprenditrice, “Gomorra”, vincitore del premio giornalistico “Giancarlo Siani” per il miglior articolo sulla camorra.

Proprio domani (giovedì 26 ottobre alle 21), allo Stensen verrà proiettato “E io ti seguo” la pellicola di Maurizio Fiume incentrata sulla storia del giornalista de ‘Il Mattino’ Giancarlo Siani, ucciso brutalmente dalla camorra.
Era il 23 settembre 1985, quando Giancarlo Siani, il giornalista napoletano, corrispondente da Torre Annunziata per il quotidiano Il Mattino viene barbaramente assassinato per mano della camorra. Ha appena 26 anni, ma ha già saputo distinguersi per la sua inesauribile passione per la verità e per il giornalismo di inchiesta, per l'instancabile forza di volontà, la fermezza e ostinazione nel raccontare le cose che vedeva intorno a se.

Sempre, comunque, con grande coraggio e spirito di osservazione. E sono proprio queste qualità a spingerlo ad indagare sulla malavita locale. Nonostante le mille difficoltà, Giancarlo non demorde e le sue intuizioni lo portano talmente lontano da essere considerato un personaggio scomodo.
Con questo film di taglio quasi documentaristico il regista e produttore Maurizio Fiume (amico del giornalista ucciso) ci racconta gli ultimi giorni della vita del giornalista e lo fa con uno stile asciutto, concreto, che permette di camminare a fianco di Siani e vivere le sue stesse emozioni, soffrire con lui, avere paura, piangere per lui, capire cosa veramente abbia vissuto e dove il suo coraggio e la sua tenacia lo abbiano tragicamente condotto.


Dopo il film, seguirà la tavola rotonda sul tema del giornalismo d’inchiesta e della tutela del giornalista in Italia con Massimo del Papa (editorialista della rivista “Il Mucchio” e stretto collaboratore della Fondazione Caponnetto) Daniele Biacchessi (caporedattore di Radio24-Il Sole24ore, scrittore, autore e interprete di teatro narrativo civile) e il regista Maurizio Fiume.

Notizie correlate
In evidenza