Veglie di pace a Firenze per l'immediato cessato in fuoco in Libano e tutto il Medio Oriente

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 luglio 2006 15:30
Veglie di pace a Firenze per l'immediato cessato in fuoco in Libano e tutto il Medio Oriente

Il Comitato fiorentino Fermiamo la guerra le promuove da oggi a venerdì 28 luglio, ogni sera dalle ore 21,30 alle 23 in Piazza del Duomo (fra il Battistero ed il sagrato): "Di fronte a tale gravissima situazione -afferma un documento degli organizzatori- noi non ci accontentiamo di chiedere ad Israele una “moderazione nelle risposte” , ma esigiamo dalle Organizzazioni internazionali quali l’ONU, l’Unione europea e dal Governo italiano iniziative concrete per ottenere il cessate il fuoco generale, è necessario inviare immediatamente una forza di interposizione ONU di interposizione, numericamente significativa, a Gaza e nel sud del Libano per proteggere le popolazioni civili e impedire la prosecuzione delle azioni armate".

Una risoluzione «per manifestare piena solidarietà ad Israele ed esprimere condanna verso i movimenti estremisti di Hamas e degli Hezbollah» è stata presentata dal consigliere di Forza Italia Enrico Bosi.

Nel documento si sottolinea anzitutto «il grave riacutizzarsi delle azioni terroristiche di Hamas e degli Hezbollah, con rapimenti ed attentati contro le città, i cittadini e i militari israeliani, che minano la convivenza civile e pacifica delle popolazioni mediorientali» e la «palese la collaborazione tra le attività armate degli Hezbollah e di Hamas, manifestatesi col ricorso a tecniche terroristiche simili dei due movimenti come ad esempio la cattura di ostaggi per ottenere la liberazione di prigionieri palestinesi e libanesi».

«L'uso da parte degli Hezbollah di missili a media gittata di produzione iraniana - commentano Bosi e il capogruppo di Forza Italia Paolo Amato - conferma ulteriormente il coinvolgimento di Teheran nel conflitto libanese col conseguente aggravamento della condizione di minaccia e di pericolo all'esistenza dello Stato di Israele. Dall'inizio degli scontri i guerriglieri Hezbollah hanno lanciato oltre 1.500 razzi e missili contro le città e gli insediamenti israeliani. Ci sono poi le responsabilità politiche del governo siriano colpevole di favorire il transito di armi di provenienza iraniana per rifornire i gruppi terroristici di Hamas e degli Hezbollah».

Per Amato e Bosi sono «prive di ogni fondamento politico le dichiarazioni del Presidente del Consiglio Romano Prodi, che si accredita come il "facilitatore"rilasciando improvvide dichiarazioni in merito a contatti con il mediatore iraniano che si occupa della questione atomica e che da mesi prende in giro l'Occidente». I due consiglieri di Forza Italia rilevano infine «le continue lacerazioni politiche che si manifestano nella maggioranza di Governo divisa tra la condanna dello Stato ebraico, riconosciuto come l'origine di tutti i mali mediorientali, ed il riconoscimento allo Stato di Israele del diritto di esistere e di difendersi».

La risoluzione impegna la giunta anche «a sostenere gli sforzi tesi all'immediata ed incondizionata liberazione dei prigionieri israeliani, condizione primaria per riaprire il dialogo sulle aspettative di una tregua, di pace e di rispetto reciproco con le parti non violente del mondo palestinese e libanese»; «ad appoggiare quella parte della politica e della società libanese che chiede il disarmo degli Hezbollah ed il dispiegamento di truppe regolari libanesi lungo la frontiera con Israele»; «Ad appoggiare l'opposizione iraniana guidata dal leader non-violento Akbar Ganji».

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