Firenze, 12 luglio 2006- Dopo 17 trimestri negativi, nei primi tre mesi di questo anno la produzione industriale ha segnato un + 2,6% ed anche l’export ha registrato un segno positivo. La sfida comincia ora: riusciranno le pmi toscane ad agganciare la ripresa? Il PRS, il piano regionale di sviluppo che andrà in approvazione la prossima settimana, contiene le risposte necessarie al rilancio del sistema produttivo regionale?
Questi gli interrogativi introdotti da Luigi Nenci, direttore di CNA Firenze, nell’incontro che Cna Firenze e Toscana hanno organizzato ieri per confrontarsi con il vice presidente della Regione, Federico Gelli.
Innovazione e ricerca, territorio, infrastrutture e logistica, ma anche semplificazione burocratica e riforma della pubblica amministrazione i temi affrontati nel dibattito.
“Il PRS – ha osservato il presidente Cna Firenze, Mauro Fancelli- è uno strumento di indirizzo e progettazione, che ha l’obiettivo di guidare la Toscana verso un cambiamento profondo, poiché il sistema della competizione è profondamente mutato nel corso degli ultimi anni.
È uno strumento fondamentale per il futuro della nostre imprese, che abbiamo esaminato a fondo con il gruppo dirigente dell’Associazione”.
“Il terreno su cui si gioca la partita della competitività tra le imprese e i sistemi territoriali – ha spiegato Luigi Nenci - è la valorizzazione del cittadino-consumatore; in questo senso vi è un forte tratto in comune fra il recente pacchetto sulle liberalizzazioni varato dal Governo e il PRS. Le 12 sfide contenute nel PRS sono la cornice da cui dipendono tutte le altre.
La sfida cruciale è quella riguardante il territorio, le infrastrutture, la logistica. A questo proposito la valorizzazione del sistema portuale toscano, dell’interporto di Prato, la messa in sicurezza della FiPiLi, ma anche la realizzazione dell’area vasta Firenze-Prato-Pistoia, il ruolo di Firenze capoluogo della Toscana sono temi centrali e, in particolare, la realizzazione del sottoattraversamento della città di Firenze quale anello dell’Alta Velocità. Occorre valorizzare tutte le possibili forme di collaborazione fra le imprese – ha aggiunto il direttore Cna Firenze - per potenziare le performance delle singole aziende sul mercato globale.
Penso alla costruzione di un nuovo modello di sviluppo fondato su una stretta integrazione tra ricerca e innovazione che abbia al centro il sistema di piccola impresa nelle sua dimensione relazionale, le reti e le filiere”.
“La Toscana è reduce da 4 anni a sviluppo 0 – ha detto il vicepresidente della Regione, Federico Gelli - quest’anno si registrano i primi segnali positivi che confidiamo si consolidino nel 2007. Il PRS, frutto del confronto con le categorie economiche, lancia una grande sfida: la discontinuità rispetto al passato senza dimenticare le radici profonde che sono alla base dello sviluppo della nostra regione, la capacità di innovarsi, il dinamismo.
Abbiamo deciso di destinare tutte le risorse libere, 1.100 milioni di euro, alla realizzazione delle strategie per lo sviluppo della toscana”.
“Ci attendiamo molto –ha commentato il presidente Cna Toscana, Marco Baldi- dal piano di sviluppo della Regione Toscana e dalle 12 sfide in esso contenute che sono valide e di notevole spessore, si tratta verificare quale risposta avremo nel DPEF per quantità di risorse apportate sulle singole azioni che compongono i PIR. È infatti questo il momento in cui al nostro sistema produttivo serve un colpo d’ala, uno scatto che dia ai nostri imprenditori la tangibile sensazione di fiducia, di essere veramente vicini alla ripresa economica, un segnale che induca l’imprenditoria ad investire di nuovo: la politica deve scegliere! La sfida comincia ora e non possiamo permetterci di sbagliare”.