La stanza dei quadri di Cosimo III de’ Medici a vissuto fra il 1597 e il 1681, è stata ricostruita con criteri storici e riallestita nella Sala bianca della Galleria Palatina a Firenze (Palazzo Pitti). Intanto stasera intorno alla figura di Giovan Carlo ruota l'incontro –gratuito- questa sera alle 20.30 nel Giardino di Carraia, fuori Porta San Niccolò (via dell'Erta Canina) inserito nelle manifestazioni collaterali promosse per IL MESE MEDICEO dalla compagnia teatrale TEDAVI '98, che subito dopo andrà in scena con lo spettacolo -a pagamento- Nel palco del cardinale, liberamente ispirato alla vicenda biografica dell'importante personaggio mediceo .
Il principe cadetto Giovan Carlo de'Medici, figlio secondogenito del granduca Cosimo II e di Maria Maddalena d'Austria, ha sofferto per molto tempo una sorta di negativa lettura storica della propria vicenda biografica, che ha profondamente contribuito a falsarne il vero calibro culturale e ridimensionarne l'importanza avuta per le arti e per il teatro.
Personaggio centrale del secolo barocco, il principe-cardinale seppe rendersi interprete delle più aggiornate proposte culturali presenti nella nostra penisola, convogliandone gli interpreti verso la Toscana e finanziandone il soggiorno. Alla sua volontà si deve il proficuo rapporto di collaborazione instaurato dal pittore Pietro da Cortona con la nostra città, così come la costruzione del Teatro della Pergola, il riallestimento del Casino e dei giardini degli Orti Oricellari di via della Scala e della villa di Mezzomonte, presso Impruneta.
Raffinato collezionista deve ad un errore interpretatativo, che lo collega al fratello granduca Ferdinando II all'indomani della morte, buona parte della sua "sfortuna storica"; approfondire e chiarire le motivazioni di questa condanna risulta essere il compito della prima parte di questa serata, a cui seguirà un brillante spettacolo incentrato sul contributo reso dal cardinale al teatro fiorentino ed internazionale.
La conferenza introduttiva sarà tenuta dalla dott.ssa Lucia Mascalchi, che da anni dedica i propri studi a ridisegnare i tratti di questa importante personalità medicea.
l.m.