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Giornata Mondiale senza Tabacco: aglio e vino contro i pericoli delle sigarette

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 maggio 2006 15:31

Firenze – Meglio smettere del tutto, ma se proprio non ce la fai a dire no alla sigaretta, prendi almeno alcune precauzioni alimentari per ridurre i rischi del fumo. E’ il consiglio che l’Associazione Nazionale dei Medici Fitoterapeuti da oggi ai fumatori più incalliti, in coincidenza della Giornata senza tabacco indetta dall’Oranizzazione Mondiale della Sanità.

“E’ giustissimo combattere il fumo”, dice il presidente dell’Associazione Fabio Firenzuoli, “Ma dobbiamo pensare ad aiutare anche chi non ha la forza di smettere.

Il suggerimento che noi medici erboristi possiamo dare a queste persone è di consumare molta frutta e molta verdura. Perché i rischi del fumo possono essere in parte bilanciati proprio a tavola”.

Frutta e verdura, spiega Firenzuoli, sono da sempre raccomandate anche dalla medicina popolare. La differenza è che oggi sappiamo che non contengono soltanto dosi importanti di vitamine e minerali, bensì anche potenti anticancerogeni, ovvero sostanze capaci di incidere sulla cancerogenesi, il lungo percorso che conduce la cellula sana ad ammalarsi”.

Dunque pianta contro pianta, vegetale contro vegetale.

Alla nicotina e alle altre sostanze pericolose nascoste nella foglia del tabacco occorre opporre i benefici effetti di mele e pere, uva e fichi, noci e banane, sedani e insalate, carciofi e pomodori.

Il pomodoro è difatti ricco di Licopene, la sostanza che gli dà il tipico color rosso. Il Carotene, quella che colora di arancio la carota, è un’altra delle sostanze da non dimenticare. E se tutti conoscono i Polifenoli del tè, non tutti sanno che si trovano in abbondanza anche nel vino e nell’olio, due prodotti tipici delle nostre terre.

Altri elementi importanti sono gli Antociani, le sostanze che tingono di blu, vero o viola i frutto di bosco, more, ribes o lamponi che siano. Nell’aglio, cipolla e cavolo si trovano invece le sostanze Sulfuree.

Un’alimentazione varia, fatta di prodotti di questo tipo, consente, se non altro, di contenere i rischi del fumo. “Ed è importante”, insiste Firenzuoli, “che i fumatori prendano almeno queste precauzioni”.

Quando poi si tratta di intervenire più direttamente sul paziente a livello terapeutico e preventivo, allora niente di meglio degli estratti da assumere, ovviamente, dietro consiglio medico.

Ne esistono vari tipi per varie patologie. Quelle più comuni tra i fumatori sono le complicazioni cardiovascolari e la bronchite cronica. Nel primo caso Firenzuoli consiglia estratti di te verde e di ginko biloba, nel secondo estratti di aglio.

E per chi vorrebbe dire addio al fumo, ma ha assoluto bisogno di incentivi? L’Associazione dei Medici Fitoterapeutici sta adesso mettendo in cantiere studi specifici su una nuova pianta, che potrebbe diventare l’arma segreta contro la dipendenza da tabacco.

Si chiama Rodiola, appartiene alla stessa famiglia della nostra Erba della Madonna, e viene dalla Siberia. I suoi particolari principi attivi agiscono sul sistema nervoso centrale nei processi legati alla depressione e all’astinenza da fumo. E i risultati sono così efficaci che la Rodiola era usata dai primi astronauti russi come tonico stimolante delle prestazioni cerebrali, per aumentare concentrazione e prestazioni fisiche.

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