Firenze, 26 maggio 2006- Si è aperto questa mattina a Firenze il convegno “La Toscana e il protocollo di Kyoto: situazione, problemi, prospettive”. L’iniziativa, promossa da Toscana Europa, ha visto come tema centrale il ruolo e il futuro delle energie rinnovabili in una regione come la Toscana dove l’agricoltura gioca un ruolo importante della produzione e dell’economia. All’incontro hanno preso parte autorevoli rappresentanti della Regione tra i quali il presidente della Giunta, Claudio Martini e il Parlamentare europeo Capogruppo PSE Commissione ambiente, Guido Sacconi che ha introdotto i lavori.
Proprio sul tema dell’energia rinnovabile si è incentrato il messaggio del presidente Martini che ha sottolineato come il settore possa diventare in Toscana un elemento produttivo, non solo di consumo e per questo nella regione si dovrà puntare allo sviluppo dei temi legati all’eolico, al solare e all’energie derivante dall’agricoltura. Proprio su questo ultimo argomento la Cia Toscana, che da tempo è impegnata in vari progetti a sostegno di questo modello agricolo, si è espressa in maniera favorevole purché l’agricoltura cosiddetta “non food”, non divenga la parte debole in ambito di filiera.
«L’obiettivo su cui dobbiamo puntare è quello dell’impresa agrienergetica, che produce e vende energia. Il settore ha grandi potenzialità di sviluppo, occorre però superare gli elementi di criticità ed i modelli culturali ormai radicati in tema di energia». Ha esordito così Marco Failoni, della presidenza Cia Toscana e vice presidente Aiel (Associazione italiana per le energie agroforestali), nell’intervento: «Assai importante– ha continuato Failoni – sarà il ruolo politico a livello europeo, nazionale e regionale che dovrà continuare il suo impegno in questo settore.
E’ importante inoltre costruire relazioni di filiera, anche con l’industria, ma senza creare nuove commodities prive di valore aggiunto per l’agricoltura».
Dopo avere illustrato le numerose iniziative progettuali in atto per la promozione delle energie rinnovabili, Failoni ha toccato anche il tema dei biocarburanti. «Anche in questo caso – ha dichiarato – un incontro tra le parti della filiera potrà garantire l’avvio di una produzione agricola finalizzata all’utilizzo dei biocarburanti nel trasporto pubblico e privato; non dimentichiamo però che anche in agricoltura serve carburante.
A questo proposito ci poniamo come obiettivo quello di promuovere filiere corte finalizzate alla produzione energetica anche per uso interno alle aziende stesse».