La torre, installata nel mese di agosto, è composta da una struttura di alluminio alta 12 metri e da una strumentazione che si compone di un anemometro sonico triassale e di un Gas Analyser che permette di misurare il respiro del bosco di Lecceto.
La torre misura i flussi di CO2 e, come le precedenti torri installate a San Rossore (1999) e a Pianosa (2002), rientrano nel progetto Osservatorio Kyoto, un’iniziativa dell’istituto di Biometerologia del CNR di Firenze finanziata dalla Regione Toscana.
Il costo dell’installazione di quest’ultima torre si aggira sui 60 mila euro.
Oltre la torre, a Lecceto sarà presente un veicolo scientifico Sky Arrow ERA che permetterà di monitorare una più ampia porzione del bosco.
Il progetto è diretto a calcolare il bilancio del carbonio a livello regionale e prevede la misura e la stima degli assorbimenti di anidride carbonica ad opera degli ecosistemi forestali toscani e il loro ruolo nel raggiungimento degli obiettivi di Kyoto.
Gli ecosistemi boschivi sono infatti un potente strumento di mitigazione dell’effetto serra poiché capaci di assorbire l’anidride carbonica presente in atmosfera e di trasformarla in materia organica: conoscere la capacità di assorbimento del bosco è importante per stimare in maniera corretta la qualità di anidride carbonica assorbita e l’eventuale potenziale di assorbimento, ovvero quanto CO2 è ancora in grado di immagazzinare.
Da una prima stima sui dati del 2000, l’Osservatorio Kyoto ha calcolato che gli ecosistemi toscani assorbono circa 10-15 milioni di tonnellate di CO2, in pratica il 30-35% delle emissioni totali di anidride carbonica della regione.
giovedì, 07 novembre 2024 - 20:24