Il 22 maggio alle ore 18,30, nella sala est ovest di Palazzo Medici Riccardi, verrà mostrata per la prima volta l’intera serie di immagini nascoste sotto la pittura dell’Adorazione dei Magi.
Il celebre dipinto realizzato da Leonardo da Vinci, da sempre fonte di mistero, è stato ripreso anche da Dan Brown nel libro “Il Codice da Vinci”. L’autore del fortunato thriller, riferendosi ad articoli di stampa apparsi negli Stati Uniti, accennava già a “fotografie realizzate agli infrarossi e ai i raggi x da uno scienziato fiorentino”.
Foto dalle quali si poteva ipotizzare che “l’anonimo pittore mentre riempiva gli spazi delineati da Leonardo, si era allontanato in modo sospetto dalla traccia, in deroga alle vere intenzioni dell’artista”.
Quale opera complessa sia in realtà nascosta nell’Adorazione dei Magi, lo si potrà vedere lunedì, proprio grazie al lavoro svolto dall’ingegner Maurizio Seracini (unico unico personaggio reale vivente citato nel Codice da Vinci), quando sarà mostrato l’intero capolavoro che per secoli è rimasto celato sotto la pittura.
Si tratta di un filmato di circa 20 minuti in cui si potranno vedere i risultati delle indagini diagnostiche eseguite dal team dell’Ing. Maurizio Seracini Editech, Centro diagnostico per i beni culturali che hanno permesso di svelare completamente il mistero di questo capolavoro.
Il lavoro svolto con apparecchiature sofisticate dall’ingegnere fiorentino dimostra che la pittura monocroma che è attualmente visibile non è stata eseguita da Leonardo da Vinci. Uno storico dell’arte, Antonio Natali del Museo degli Uffizi, si è poi incaricato di eseguire la nuova lettura iconografica e iconologia del disegno leonardesco.
Un racconto dell’epifania che il Genio di Vinci sviluppa nel tempo e nello spazio su vari piani prospettici.
“Nel filmato – svela l’ingegner Maurizio Seracini - si vedono molte immagini di dettagli del disegno ed ognuna di queste è un capolavoro. Colpisce proprio la grande bellezza del disegno leonardesco che non è nemmeno comparabile a quella della pittura che fino ad oggi abbiamo sempre visto”.
Nel filmato che sarà mostrato nell’ambito del Genio Fiorentino saranno visibili molti dettagli del dipinto che per secoli sono rimasti sepolti sotto la pittura monocroma che li ricopre.
Le immagini che scorrono sul video mostrano scene di battaglie, la ricostruzione del tempio e perfino un elefante. Quello di Leonardo, secondo i critici che hanno visto l’opera nascosta, è un disegno di tale intensità plastica che appare come “in movimento”, quasi a voler “anticipare” la futura arte del cinema.