Leonardo da Vinci in mostra alla Galleria degli Uffizi a Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 marzo 2006 12:37
Leonardo da Vinci in mostra alla Galleria degli Uffizi a Firenze

La mostra, inaugurazione il 27 marzo, Fra i grandi protagonisti della cultura universale nessuno è più popolare di Leonardo da Vinci.

Seduce la sua universalità (e infatti The Universal Leonardo porta in epigrafe la serie di eventi a lui dedicati promossa dal Consiglio d'Europa) impressiona la sua biografia, rimane indimenticabile la sua immagine affidata al celebre Autoritratto di Torino e poi replicata in infinite varianti dalla iconografia ottocentesca e novecentesca. C'è qualcosa di vagamente misterioso e quasi di esoterico nell'idea che l'immaginario popolare si è fatta di Leonardo.

Egli è il pittore, il disegnatore, lo sperimentatore. È il teorico delle arti, è il filosofo e lo scienziato, l'anatomista e il cosmologo, il cartografo e l'architetto, quello che studia il volo degli uccelli, la circolazione del sangue, il ritmo delle maree, quello che ascolta l'anima mundi, e "inventa" le macchine del futuro. Le premesse per derive di tipo mitografico e fantascientifico ci sono tutte e non è certo un caso se i nostri giorni hanno visto lo strepitoso successo editoriale di un libro che si intitola Il Codice Da Vinci.

Ci voleva uno storico della scienza come Paolo Galluzzi perché l'idea di sciogliere l'alone misterico e di tentare la reductio ad unum dei vari aspetti del "genio universale", prendesse forma. Come tutte le intuizioni felici il progetto è semplice. Leonardo è stato tutte le cose che sappiamo, che ho elencato poc'anzi e molte altre ancora, ma una era la mente che ha guidato le infinite attività, sperimentazioni e linee di ricerca. Da ciò il titolo della mostra (La mente di Leonardo) e l'assunto programmatico che Paolo Galluzzi, nella sua introduzione, riassume come meglio non si potrebbe: «la mostra intende focalizzare l'attenzione sul fatto che l'intera produzione di Leonardo, pur nella sua infinita varietà e direzioni di ricerca, è caratterizzata dall'unitarietà dei criteri di concettualizzazione e dei metodi di analisi».

Insomma la stessa logica squisitamente e poeticamente razionale (non c'è contraddizione nei termini) gli stessi processi speculativi affascinati dalla bellezza dell'universo visibile e allo stesso tempo tesi a comprendere le ragioni e gli effetti di ogni fenomeno, governano l'erbario della Annunciazione degli Uffizi e i gorghi di cavalli e di uomini nella Battaglia di Anghiari, la rappresentazione dei moti degli elementi e lo studio della circolazione del sangue, l'analisi della vita fetale nel grembo della madre e dei meccanismi della percezione nell'occhio umano.

Per raccontare tutto questo e (ciò che più conta in una pubblica esposizione), per renderlo didatticamente efficace e da tutti comprensibile, abbiamo selezionato dalle biblioteche e dai musei italiani e stranieri un numero cospicuo di originali: pitture, disegni, manoscritti di Leonardo insieme a opere di scienziati e artisti a lui contemporanei. Abbiamo chiamato a raccolta l'élite internazionale degli studiosi specialisti. Abbiamo messo in relazione i capolavori di Leonardo custoditi agli Uffizi (il Battesimo di Cristo, l'Annunciazione, l'Adorazione dei Magi) con gli altri provenienti dalle più prestigiose collezioni pubbliche del mondo.

E valga per tutti la presenza in mostra del San Girolamo prestato dai Musei Vaticani. Sussidi audiovisivi e sofisticate applicazioni multimediali permetteranno di capire e di approfondire ciò di cui gli originali, con la loro presenza, forniscono smagliante testimonianza.
Questa mostra che si colloca al vertice delle iniziative culturali fiorentine in questo anno 2006, inaugura la serie degli eventi promossi dal Consiglio d'Europa sotto il titolo di The universal Leonardo. Nella serie gloriosa delle esposizioni europee dislocate negli ultimi cinquant'anni, occupa il numero ventottesimo.

Questo vuol dire che l'Europa della cultura avrà quest'anno, agli Uffizi di Firenze, la sua vetrina. Per il mio amico Edoardo Speranza presidente dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze e promotore, con noi, della degna iniziativa, per i tecnici dell'Opera Laboratori fiorentini che hanno curato, con la consueta professionalità, l'allestimento, per l'editore Giunti, per i colleghi italiani e stranieri che hanno offerto con generoso entusiasmo i loro saperi (e mi sia consentito di ringraziare, fra tutti, Antonio Natali della Direzione degli Uffizi) il sigillo europeo sulla nostra impresa è motivo di speciale orgoglio.

Il Soprintendente per il Polo Museale fiorentino
Antonio Paolucci

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