E' di tre morti il bilancio provvisorio nell'attentato di questa mattina a Nassiriya, in Iraq. I due morti italiani Sono il capitano dei paracadutisti Nicola Ciardelli e il Maresciallo Capo Franco Lattanzio. Fonti militari che hanno divultato l'identità delle vittime precisano che le famiglie sono state avvertite. 
Le vittime sono un carabiniere, un capitano dei paracadutisti e un caporale della polizia militare rumena. Sul veicolo colpito dall'esplosione erano cinque le persone a bordo. L'attentato a Nassiriya è avvenuto alle ore 8.55 ora locale (le 6.55 in Italia).
                          
                            
Nicola Ciardelli, capitano dell' 185esimo Rao della brigata 
folgore a Nassiriya era ufficiale di collegamento del pjoc 
(provincial joint operation centrer).  Nicola Ciardelli, una delle tre vittime, 
originario di Avellino ma residente a Pisa, in servizio al 185ø 
Reggimento artiglieria paracadutista di Livorno.Coniugato con Giovanna aveva un figlio 
di pochi mesi. Lascia anche i genitori Stefano e Antonella, e due 
sorelle Federica e Francesca. Del Maresciallo Capo dei 
carabinieri Franco Lattanzio si sa al momento che prima di andare 
in Iraq prestava servizio a Chieti.
                          
                           
 
 
Questa una prima ricostruzione della dinamica di fatti. Un 
convoglio italiano - conferma un comunitato del Ministero della 
difesa - formato da 4 mezzi CVm è stato fatto oggetto di un 
attacco mentre era in trasferimento per rilevare il personale in 
servizio presso un comando locale della polizia irachena. 
 
Poco dopo le 8 è iniziata l'identificazione delle vittime uccise 
dall'attentato di Nassiriya, resa difficile dagli effetti 
devastanti dell'esplosione. 
 
L'attentato di questa mattina a Nassiriya, dicono inoltre fonti 
militari italiani, ha fatto "molti" feriti tra gli altri militari 
che facevano parte del convoglio coinvolto dall'attentato.
                          
                            Anche 
da fonti vicine al  comando generale dei Carabinieri viene la 
conferma di quest'ultima circostanza precisando che parecchi di 
questi feriti sarebbero italiani e in condizioni "molto gravi". 
 
L'attacco odierno contro un convoglio italiano a Nassiriya porta 
a 34 il numero degli italiani rimasti uccisi nel conflitto in 
Iraq, tra militari e civili. Negli ultimi quattro mesi, il 
contingente italiano ha subito tre attacchi con ordigni piazzati 
lungo la strada, che non hanno causato vittime.
 
L'attentato più sanguinoso resta quello del 12 novembre 2003 
quando un'autobomba esplode nel cortile della missione (Msu) 
italiana a Nassiriya.
                          
muoiono 12 carabinieri, 5 militari dell'Esercito e 2 civili, Stefano Rolla e Marco Beci.