in Iraq altre vittime: colpito da un ordigno piazzato in mezzo alla strada un nostro mezzo militare, con a bordo tre carabinieri, un militare italiano e un rumeno. Tre morti: deceduti un sottufficiale dei carabinieri, un capitano dell'esercito italiano e un caporale della polizia militare rumena.
Da Bruxelles, dove è in svolgimento il Comitato delle Regioni il cordoglio di Martini: "Ho appreso con grande sgomento la notizia della tragica morte dei tre militari italiani a Nassiriya. In questo momento voglio innanzitutto esprimere il profondo dolore mio e dell'intera giunta regionale e la commossa e solidale partecipazione al lutto gravissimo dei familiari".
Questi i sentimenti di cordoglio espressi nei confronti delle vittime del gravissimo attentato in Iraq contro il convoglio militare italiano dal presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, che si trova a Bruxelles per l'assemblea plenaria del Comitato delle Regioni. Un pensiero particolare il presidente Martini ha rivolto ai familiari del capitano Nicola Ciardelli, una delle tre vittime, originario di Avellino ma residente a Pisa, in servizio al 185° Reggimento artiglieria paracadutista di Livorno.
"E’ la stagione dell'odio.
Dobbiamo respingerla, ovunque si trovi, in Iraq, come da noi, come in ogni altro paese. Bandiamo dai nostri commenti, dalla nostra solidarietà, che non può mai mancare, per i caduti e per le loro famiglie, per le nostre forze armate, ogni valutazione politica e stringiamoci, sgomenti e addolorati, nella forza della ragione, per bruciare, questa volta con determinazione, ogni idea che porti sfregio e ferita a quei diritti umani dei quali impropriamente spesso ci riempiamo solo la bocca dopo avere riempito le piazze".
Lo ha affermato, in una dichiarazione, il Presidente del Consiglio regionale della Toscana, Riccardo Nencini, poco prima dell'apertura della seduta dell'Assemblea, a Palazzo Panciatichi.
"Una bomba a Nassiriya, stamattina, rinnova il dolore e il senso dei grandi sacrifici che i soldati della nostra Repubblica stanno sopportando -commenta Alessandro Antichi, portavoce dell'opposizione in Consiglio regionale- Onoriamo questi nuovi caduti per la pace nella giustizia e nella libertà. Lo riaffermiamo con forza e con fede: vale la pena, in Iraq, soffrire e morire per un pezzo di carta sul quale è scritta la nuova Costituzione.
Vale la pena soffrire e morire per le nuove istituzioni democratiche, per le libertà, per le autonomie, per il diritto, contro il totalitarismo e il terrore".