A ricevere il ramoscello di fiori gialli sarà una donna su due. E’ quanto rileva la Cia -Confederazione italiana agricoltori la quale sottolinea che questo particolare dono floreale metterà in moto un giro d’affari che si avvicina ai 45 milioni di euro. La mimosa divenne il simbolo della festa delle donne solo alla fine della seconda guerra mondiale. Si cercava un fiore che potesse contraddistinguere e simboleggiare la giornata delle donne. Furono proprio le donne italiane a trovare nelle palline morbide e accese, che costituiscono la profumata mimosa, il simbolo della loro festa.
Inoltre, questi fiori avevano (e hanno) il gran vantaggio di fiorire proprio nel periodo dell’8 marzo e di non essere troppo costosi.
A Prato invece il gruppo Donne Impresa di Confartigianato ha regalato spighe di grano al posto delle tradizionali mimose, per ricordare la lotta che, nel lontano 1896, fu intrapresa dalle donne trecciaiole contro la concorrenza cinese.
Presentazione di libri, organizzazione di mostre, letture di poesia, concerti e spettacoli teatrali. Una serie di appuntamenti, in occasione della Giornata internazionale della donna, raccolti nel programma "Marzo un mese per le donne", che hanno come unico denominatore la condizione femminile nella società.
Le iniziative, che si concluderanno nel mese di aprile, sono state presentate questa mattina dall'assessore alle pari opportunità e Progetto Donna del Comune di Firenze. Il primo appuntamento è alle 16,30 nel Salone de' Dugento con il convegno "Tempo delle donne. Strategie di Conciliazione": un'iniziativa importante per riflettere sul tema della conciliazione dei tempi di lavoro e di vita individuale, per promuovere una diversa cultura del tempo che risponda ai bisogni delle donne, ma anche dei cittadini in generale.
Un contesto perfetto per presentare il progetto europeo Equal Fase II "Tempo: Territorio e Mainstreaming per le Pari Opportunità". Tale progetto intende infatti favorire la sperimentazione di nuove forme di accesso al tema della conciliazione dei tempi, promuovendo una politica che garantisca la sensibilizzazione ad una diversa cultura del tempo. Il progetto ha come soggetto referente il Comune di Firenze, in collaborazione con altri soggetti pubblici e privati. Domani parteciperanno, tra gli altri, l'assessore alla pari opportunità del Comune di Firenze, Riccardo Turchi del Comune di Prato Nunzia Pandoli della Rete Toscana Donne, Sara Maggi dell'associazione Wow On Work Onlus, e un rappresentante dell'Unicoop Firenze.
Il progetto mira principalmente ad offrire la possibilità di sperimentazioni reali sul territorio con una offerta di servizi a favore delle donne e degli uomini che lavorano, nel rispetto di una qualità di vita migliore per tutti. Un esempio pratico dell'attuazione del progetto Equal Fase II è l'ampliamento del libretto informativo "Giovedì del Cittadino"con l'inserimento ex-novo degli orari di apertura di altri uffici d'interesse pubblico, sia nel Comune di Firenze che nei comuni limitrofi, e l'indicazione degli orari di apertura degli uffici in giornate lavoratorive.
Inoltre, con l'obiettivo di una mobilità sostenibile, è stata attivata una linea Ataf per gli alunni delle scuole secondarie di primo grado del quartiere 4; un nuovo servizio innovativo, "Estate baby sitter" rivolto a sostenere specifici bisogni delle famiglie con bambini dai 3 agli 11 anni e il progetto "... In città per giocare", nascono da indagini effettuate sul territorio dalle quali è emersa la difficoltà per le famiglie di conciliare tempo di lavoro e di cura, specialmente nel periodo estivo, in cui è minore l'offerta di servizi per i bambini sul territorio.
Tra le altre iniziative che sono in programma per "Marzo un mese per le Donne" segnaliamo il ciclo Cineforum "Mi piace lavorare ... ma anche divertirmi" a partire dal 16 marzo alle 20,30 alla sala Esse in via del Ghirlandaio. Il 21 marzo alle 16 all'aula magna del dipartimento degli studi storici e geografici dell'Università di Firenze verrà presentato il libro "Femminismo degli anni '70, il 30 marzo alle 17 alla biblioteca comunale centrale per la presentazione del libro "Le tre sorelle Seidenfeld" di Sara Galli.
Inoltre il 31 marzo alle 18, nel Giardino dei Ciliegi viene inaugurata la mostra "I volti dell'Afghanistan".
Sempre nel pomeriggio, alle ore 15.00, presso la Casa Circondariale di Empoli, verrà presentato il libro fotografico "Femina Rea. Penitenziario Sezione Femminile" di Enrico Genovesi. Il libro è dedicato alle donne detenute nelle carceri toscane di Empoli, Firenze e Livorno e si propone di illustrare, con uno sguardo sensibile e rispettoso, la loro quotidianità, le loro speranze, il loro percorso di recupero.
La pubblicazione è stata sostenuta dalla Regione Toscana, dalle Consigliere di Parità della Regione, dalle province di Firenze e Livorno e dall'Amministrazione penitenziaria. Saranno presenti l'autore Enrico Genovesi, rappresentanti delle Istituzioni, educatori, volontari, e le protagoniste del libro, per un momento di riflessione e di festa. Al termine della presentazione, Carolina Gentili del Coro drammatico Renato Condoleo di Firenze, con le donne del laboratorio teatrale, leggeranno insieme alcuni brani di poesia.
Chi fosse interessato a partecipare deve comunicare le proprie generalità (nome, cognome, luogo e data di nascita, residenza e numero telefonico) alla Casa Circondariale per e-mail all'indirizzo cc.empoli@giustizia.it o via fax al numero 0571924552.