Partendo dall’idea base tesa a unificare l’intera serie dei capi da indossare, Albion ha inventato modelli a disegno unico, comprendenti cioè, dalla calzatura all’abito al cappello e persino tutto quanto, in un sol colpo, serve per vestire la donna. In quel “tutto” sono compresi persino diversi elementi che per definizione comune sono indicati come “accessori”, ma che invece sono assolutamente indispensabili, come lo è, per esempio, il contenitore degli oggetti (quello che comunemente si chiamava “borsa” o “beauty-case”) dove sono celate le armi della bellezza femminile, a cominciare dal trucco.
Il libro che, come è da decenni consuetudine di Albion, accompagna la presentazione delle linee per il 2007, si intitola “No! Mai più poveri né infelici!”, ma dietro questa apparenza di genericità sociologica contiene una presa di posizione di estrema attualità fin dalle pagine iniziali dove si indica nel superamento di qualsiasi integralismo la soluzione dei problemi che in questo momento affliggono l’intero pianeta.
Appesi al collo delle ragazze di Albion e dello stesso creatore, i libri si assumono la funzione di collane di saggezza.
Si appoggiano su stoffe dai colori indescrivibili, realizzati all’insegna de “L’alta moda esiste già in Natura”. Dice Albion: “C’è in ogni pianta, in ogni albero, in ogni erba un rinnovamento continuo. I colori, che a un’osservazione superficiale possono apparire sempre eguali, in realtà variano con la diversità delle stagioni, con la stessa variabilità dei terreni e delle sostanze che le piogge vi portano”. E le camicette dell’Albion 2007 sembrano davvero restituire le variabilità degli azzurri riflessi dalle mutevolezze dell’onda di un lago.