(12 settembre 2005) – Il dibattito in aula a seguito della comunicazione del Presidente della Provincia Matteo Renzi sulla “Revoca delle nomine ad Assessore della Provincia di Firenze”. Per Tondi (Udc): “Il Presidente non ha affrontato i motivi che hanno portato all’estromissione degli assessori Monciatti e Romanelli. La crisi è nata da un accordo tra Renzi ed una parte dei Ds e poi è degenerata. Sono i Ds che devono, adesso, lanciare un segnale forte, dall’alto del loro 38% dei consensi in Provincia.
Facciano valere il loro peso: sarà una crisi lunga e ci aspettiamo di tornare al voto prima della scadenza naturale del mandato”. Gloria Campi (Ds) ha ripercorso la storia del movimento femminile e le battaglie che le donne hanno fatto nel secolo scorso per la propria emancipazione e per ottenere pari dignità: “La più grande rivoluzione pacifista del secolo. Le donne sono vincenti se sono unite e tutte le donne chiedono al Presidente di assegnare, da subito, l’assessorato alle Pari opportunità ad una donna”.
Per Targetti (Prc) “Il Presidente non ha chiarito né convinto. L’estromissione degli assessori Monciatti e Romanelli è una svolta chiara in senso moderato. La permanenza del Presidente è pericolosa anche ai fini della creazione dell’Unione in Provincia. Occorre una svolta seria nei contenutiificherà la politica di questo ente potremo iniziare a ragionare di alleanze. Rifondazione Comunista non rimpiazzerà gli assessori rimossi”. Anche Nascosti (An) ha ribadito di non aver compreso “I motivi che hanno portato il Presidente a revocare le deleghe agli assessori Romanelli e Monciatti.
Abbiamo presentato una mozione di sfiducia, e l’abbiamo presentata in maniera asettica puntando a coinvolgere anche altri consiglieri, anche della maggioranza. Questa è, per noi, l’unica soluzione alla crisi”. Per Calò (Prc) “Anche i Ds hanno le loro responsabilità su questa crisi che il Presidente ha provocato e che ora deve cercare di rimediare. Chiediamo ai Ds, ai Comunisti Italiani, ai Verdi di ricondurre il Presidente Renzi sui temi che riguardano il governo del teritorio. Riteniamo sia difficile realizzare l’Unione col Presidente Renzi”.
Gloria Testi (Ds) ha sottolineato, invece, come anche la Pubblica Istruzione sia da tenere in considerazione: “Si è parlato di pari opportunità ma anche il settore della Pubblica Istruzione deve essere seguito con attenzione in un momento delicato come l’apertura, imminente delle scuole”. Critico Ragazzo (Verdi): “La decisione di estromettere Romanelli è un’esplicita rottura unilaterale decisa dal Presidente Renzi che ha creato una ferita nei verdi e non solo nei verdi fiorentini. Non possiamo che avere un giudizio duro su quanto è successo.
Il presidente ha defenestrato l’unico assessore verde in maniera spregiudicata e senza motivazioni politiche”. Per Grazzini (Forza Italia) “Invece di spiegare i motivi del siluramento di due assessori, Renzi ha annunciato il varo di un nuovo riformismo fiorentino alla Blair. Imbarcando per l’occasione nientemeno che Rifondazione Comunista da un lato ma continuando, dall’altro nell’inganno del moderato che fronteggia l’egemonia diossina. In questo il Presidente Renzi è l’emblema di una più grande contraddizione che riguarda tutto il centrosinistra.
Non a caso ha incassato il primo colpo infertogli dalla risoluzione congiunta presentata da Ds, insieme da Rifondazione e Verdi, i due gruppi degli assessori licenziati”. Gori (Ds) ha ricordato come era stato chiesto al Presidente di avviare un percorso programmatico prima di mandare via i due assessori “Abbiamo posto sul tavolo un’onesta critica politica. Adesso ci rimettiamo a sedere per un importante e serio aggiornamento programmatico . vogliamo svolgere un lavoro serio e approfondito ma sul quale il Presidente può trovare un elemento di forza.
Occorre una serietà di analisi per aprire un nuovo periodo di lavoro”.
Solidarietà ai due ex assessori provinciali, Mauro Romanelli e Marzia Monciatti, è stata espressa dai componenti del consiglio degli stranieri del Comune di Firenze.
«In particolare - hanno aggiunto - vogliamo ricordare Marzia Monciatti che, come assessore all'immigrazione nella passata giunta Domenici, ha contribuito alla nascita del consiglio degli stranieri e ed ha svolto un importante lavoro per tutta la nostra città».