Firenze, 09 Settembre 2005- “E’ il momento di chiarire chi fa opposizione vera e chi la fa per finta in Consiglio Provinciale. Per questo abbiamo firmato una mozione di sfiducia a Renzi e chiediamo a tutte le forze del consiglio che in queste settimane hanno palesemente sfiduciato il Presidente della Provincia di adottare iniziative conseguenti alle dichiarazioni rilasciate. Ci rivolgiamo in primo luogo a Rifondazione Comunista, ai Verdi e a parte dei Ds”.
Con queste parole il segretario provinciale dell’Udc Federico Tondi ed il commissario provinciale di An Nicola Nascosti insieme ai capigruppo Udc Bassetti ed An Massai hanno presentato la mozione di sfiducia a Renzi che potrebbe essere discussa e votata nel corso del prossimo consiglio provinciale.
“Le firme dei consiglieri di Udc, An e Forza Italia infatti non sono sufficienti per raggiungere i due quinti richiesti dalla legge – proseguono gli esponenti del centro destra - Ecco perché invitiamo Prc a sottoscrivere la sfiducia a Renzi così come il consigliere Bertini, eletto in Forza Italia e recentemente confluito nel gruppo misto.
Ci domandiamo poi come potranno tirarsi indietro i Verdi dopo tutto ciò che hanno detto in questi giorni. In caso contrario sarebbe chiaro a tutti chi dice una cosa e poi la fa e chi invece alza il tono della voce solo per qualche poltrona in più”.
Ma l’offensiva di Udc, An e Forza Italia in Provincia non si limiterà a questo: “Mentre a sinistra vanno avanti col triste spettacolo della spartizione di poltrone dimenticandosi di amministrare l’ente, il centrodestra rafforzerà la propria azione puntando su pochi, qualificanti punti: la questione dei rifiuti, il nodo infrastrutturale, le consulenza esterne, la grave crisi occupazionale e l’edilizia scolastica”.
"Preso atto della grave crisi politico istituzionale nata in seno alla Provincia di Firenze e che ha causato, tra l'altro, il licenziamento di due assessori e dato vita ad una serie lunghissima di polemiche e dichiarazioni sugli organi di stampa;
Considerate le numerose dichiarazioni di sfiducia rilasciate da autorevoli esponenti di due partiti di maggioranza, Ds e Verdi, nei confronti del Presidente della Provincia;
Rilevato come sia stato lo stesso Presidente ad evidenziare la necessità di definire un documento di indirizzo politico puntuale e di respiro per chiarire dove dobbiamo andare;
Considerato che tali richieste palesano lo stato di confusione politico - programmatica in cui si trova l'Ente a poco più di un anno dall'insediamento della giunta Renzi;
Verificato poi che le pressanti richieste dei gruppi consiliari dell’opposizione di orientare le politiche amministrative alla risoluzione dei grandi problemi inerenti le funzioni della Provincia e non di concentrare gli sforzi in costose campagne di immagine a vantaggio esclusivo del Presidente, sono cadute nel vuoto;
Tutto ciò premesso
i sottoscritti consiglieri provinciali ai sensi dell’art.
52 del TUEL rilevano che non vi siano più le condizioni per proseguire questa esperienza amministrativa e per questo sfiduciano il Presidente della Provincia".
Ci sarà anche capogruppo della Margherita Nicola Perini domani, dalle ore 14.30 alle ore 18.00 ai giardini di Campo di Marte, lato maratona, alla raccolta di firme «a sostegno di Romano Prodi Presidente del Consiglio dei Ministri» ed in vista delle primarie del prossimo 16 ottobre. L'iniziativa è di circoli della Margherita del Qartiere 2 che hanno costituito un "Comitato Prodi" con lo slogan "io scelgo prima, io scelgo Prodi".
«E' importante far sì che i cittadini abbiano occasioni di incontro e di confronto su un appuntamento fondamentale in vista delle elezioni politiche del prossimo anno - hanno sottolineato Lucia De Siervo, Nicola Perini, Vittoria Orsatti, Cinzia Matacchiera, Elio Turis e Stefano Zecchi - l'appoggio e il sostegno a Romano Prodi come candidato leader è uno degli obiettivi primari della nostra attività comune dei prossimi mesi per il conseguimento della vittoria elettorale e per il rafforzamento dell'Unione per il governo del paese, individuando in Prodi l'espressione di questa unità.
Il "banchino" per la raccolta delle firme è un ulteriore conferma di questa nostra volontà ma è anche un momento di incontro con i cittadini del Quartiere».