Firenze – E’ ormai noto a tutti che la Cina sta invadendo l’Italia con i suoi prodotti. Assai meno noto è che la sede della New Bank of China di Pechino è stata costruita con il supporto di aziende toscane e largo impiego di marmi e pietre italiani. La stessa spettacolare Collina della Speranza di Hiroshima, parco e tempio dedicato alla Madre, è tutta in bianchissimo marmo di Carrara. E materiali e tecnologie italiani (per lo più toscani) caratterizzano i nuovi musei di Nagasaki e Shizuoka in Giappone, piazze ed edifici a Singapore, Corea, Taiwan e ovunque in Estremo Oriente vi siano cantieri aperti.
Tra questi straordinari architetti e operatori sono stati selezionati in questi giorni a Pechino e annunciati oggi a Firenze i vincitori del 21° Marble Architectural Arward (MAA 2005), il prestigioso premio di architettura che l’Internazionale Marmi e Macchine (IMM) di Carrara e dall’ICE, in collaborazione con Ministero degli Affari Esteri, Regione Toscana e Toscana Promozione, e con il contributo della Cassa di Risparmio di Carrara, assegna a progettisti stranieri che utilizzano marmi e pietre italiani (di scena quest’anno appunto il Far East) e alle nostre aziende fornitrici.
Alla conferenza stampa odierna alla Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze hanno partecipato il preside Massimo Ruffilli e i vertici della Fiera di Carrara, il presidente Giancarlo Tonini, che ha presieduto la giuria del MAA, e il direttore Paris Mazzanti.
Lo scenario emerso nella circostanza presenta per il settore indubbi aspetti positivi. Ovvero: laddove tecnologia, stile e qualità fanno ancora aggio sui costi l’Italia, la Toscana e in particolare le aziende di Carrara hanno nel mondo pochissimi rivali. Quando invece la qualità si abbassa e la competizione è sul prezzo, nonché sulle risorse del sistema paese (strutture, servizi, promozione, assistenza all’estero anche di tipo finanziario), il made in Italy ha vita dura.
Il Marble Architectural Award è parte di un’intensa attività promozionale che IMM Carrara svolge da tempo con l’Istituto per il Commercio Estero (ICE) e Toscana Promozione, e che sta dando risultati anche in Estremo Oriente.
Secondo l’osservatorio IMM sul settore lapideo, nel 2004 l’export italiano verso il Far East è stato di 468 mila tonnellate (+8,9%) pari a 142 milioni di euro (– 5,7), raggiungendo per la sola Cina le 184 mila tonnellate (+46,5%) e i 35 milioni di euro (+40,2), exploit legato soprattutto al marmo grezzo (+264% in quantità, +282% in valore).
La giuria internazionale (oltre a Tonini ne hanno fatto parte l’architetto Fan Xue per l’Ordine degli Architetti della Cina, il professor Qin Youguo, preside della Facoltà di Architettura della Tsinghua University di Pechino, e Antonino Laspina, responsabile dell’ufficio ICE nella capitale cinese) ha esaminato complessivamente 53 progetti giungendo a queste conclusioni.
Nella sezione Rivestimenti esterni vittoria agli architetti giapponesi Yoshinori Chidori e Kengo Kuma per il progetto del nuovo Arts Museum della prefettura di Nagasaki inaugurato nel 2004.
Premiata, in parallelo, la Campolonghi Italia Srl di Montignoso (Massa Carrara) per i materiali su misura e l’assistenza tecnica. Tre le menzioni speciali: 1) agli studi Nihonsekkei (Giappone) e Kohn Pedersen Fox Associates (Usa) per il formidabile grattacielo Nihonbashi Building di Tokio realizzato con il contributo della stessa Campolonghi; 2) all’architetto cinese Wang Lu che ha firmato lo straordinario museo di Tiantai; 3) allo studio Raymond Woo & Associates Architects per il grattacielo Equity Plaza di Singapore realizzato con materiali della IMEG di Viareggio.
Nella sezione Rivestimenti interni il MAA 2005 è andato invece alla Pei Partnership Architects LLP per la sede della New Bank of China di Pechino e ai fornitori Furrer Spa (Carrara) e Mariotti Carlo & Figli (Tivoli). Menzione per DP Architects e Michael Wilford & Partners, progettisti dell’Esplanade, il nuovo complesso musicale di Singapore. Largo l’impiego di Travertino e Pietra dorata italiani forniti da due aziende di Pietrasanta, la SAVEMA e la TSS Europe. Premiati infine ex equo due architetti giapponesi nella sezione Arredo urbano: Kazuto Kuetani per la splendida Collina della Speranza di Hiroshima (fornitore la Marmi Galleria Ravaccione di Carrara), e Junzo Munemoto per Il Giardino della Scultura, lo spettacolare museo all’aperto di Shizuoka dedicato allo scultore toscano Giuliano Vangi.