"Già negli anni passati -afferma Gaia Checcucci, consigliere comunale di An- la lungimirante Amministrazione Comunale per arginare il problema dell’inquinamento ha deciso di sperimentare inutili blocchi al traffico privato, esibendosi in variopinte combinazioni: una volta tutti i veicoli privati, un’altra le targhe alterne, poi quelle inquinanti, per passare dai SUV, alle auto Euro 1, per tornare alle targhe alterne e via in crescendo.
Tanti inutili blocchi che nel corso degli anni hanno confermato una sola cosa: questi provvedimenti non sono mai serviti a niente.
Come ho più volte denunciato negli anni passati, addirittura in circa il 50% dei casi, nei giorni di limitazione alla circolazione si assisteva addirittura a innalzamenti delle sostanze inquinanti rispetto ai giorni precedenti e successivi ai giorni di blocco.
Non ci sono misteri o magie.
Ce lo dice la scienza e il Ministero dell’Ambiente nonchè l’Agenzia Nazionale che si occupa di questo (ARPAT) ce lo confermano: questi interventi sono dei palliativi inutili e che servono solamente a gettare fumo negli occhi ai cittadini.
In realtà gli interventi da attuare sono altri, ma finchè a Firenze si colpirà volutamente e indiscriminatamente solo i veicoli privati, permettendo al contempo la circolazione dei vecchi e inquinanti bus dell’ATAF, del Quadrifoglio, di tutti gli altri gestori del trasporto pubblico collettivo e dei grandi veicoli diesel, responsabili di oltre il 90% di tutto il PM10 prodotto dal traffico, non avremo mai miglioramenti significativi nella qualità dell’aria.
Esiste un problema che è rappresentato da questi grandi e per buona parte obsoleti e inquinantissimi veicoli diesel, ma ‘Firenze repubblica autonoma’, che pur conosce il problema (e anche la soluzione), continua con testarda determinazione a bloccare i veicoli privati, senza preoccuparsi di cambiare il parco mezzi di ATAF che dovrebbe essere la principale preoccupazione dell’azienda.
Le grandi nuvole nere che accompagnano generalmente questi veicoli, ci portano a riflettere sullo stato di manutenzione e relativi controlli di questi mezzi.
A tale riguardo, le schede sui controlli effettuati sui veicoli ATAF, oltre ad essere pochissime (e quindi l'informazione che se ne trae ha carattere puramente indicativo), sono in autocertificazione. Ecco perchè ho chiesto attraverso una mozione, innanzitutto di porre rimedio a questo assurdo atto di fede.
Contestualmente ai provvedimenti restrittivi, però, il Comune non fa niente di strutturale come invece potrebbe e dovrebbe: non investe sul ricambio mezzi ed adotta scelte di viabilità che impediscono la fluidificazione del traffico (e la diminuzione dell’inquinamento), privilegiando scelte coercitive che danno solo disagio ai cittadini senza, nel contempo, migliorare la qualità dell’aria.
Da qui è facile dedurre che quando un veicolo è costretto a procedere a bassissime velocità, spesso con movimento stop and go, oppure è completamente fermo in coda ma con il motore funzionante, si assiste ad una emissione di PM10 che potrebbe essere evitata.
La semplice fluidificazione del traffico, comporterebbe elevate diminuzioni delle sostanze inquinanti emesse dai veicoli. Non è secondario fare scelte di tale genere: strade di libero scorrimento anche dentro la ZTL, regolazione degli impianti semaforici con una free way percorribile a velocità costante di 40/50 km/h, limitazione degli attraversamenti ortogonali, rotonde di ampio raggio, riorganizzazione della sosta sulle arterie principali, riorganizzazione delle fermate del servizio di trasporto pubblico collettivo: è inammissibile che sia tollerato che questi veicoli possano tranquillamente fermarsi nel mezzo della strada per le operazioni di carico/scarico passeggeri, interrompendo la fluidità della circolazione, sia dei mezzi privati che degli altri mezzi pubblici (taxi).
Ma Firenze preferisce i blocchi e le domeniche ecologiche: scelta veteroambientalista che sta al rimedio del problema come un’aspirina ad un malato cronico.
Il Sindaco è responsabile della salute della collettività: se ci sono motivi scientificamente comprovati di superamento della soglie previste da leggi e direttive comunitarie ha l’obbligo – e non la discrezionalità - di fermare tutto il traffico.
Se non è così, affronti il problema seriamente e lasci perdere il terrorismo psicologico per celare provvedimenti che servono solo ad accontentare quella parte veteroambientalista che con l’ambiente e la sua tutela ha poco a che fare.
"I taxi sono un servizio pubblico ma nonostante questo nell'ordinanza che introduce il super blocco del mercoledì non è stata prevista nessuna deroga per i veicoli ante '97. Si tratta di un errore che deve essere corretto quanto prima e spero che il sindaco Leonardo Domenici si attivi in questo senso".
L'appello arriva dalla consigliera di Forza Italia Bianca Maria Giocoli, intenzionata a rimediare a quella che definisce "una svista" degli uffici comunali. "I veicoli che possono circolare in deroga sono molti" spiega Giocoli che entra nel dettaglio: oltre a quelli ecologici, ci sono i mezzi delle forze dell'ordine, dei vigili del fuoco, delle forze armate. Poi quelli delle pubbliche assistenze impegnate in servizi urgenti e del Quadrifoglio. E ancora i mezzi degli invalidi e quelli degli ambulanti (nella sola fascia oraria 13.30-14.30), i veicoli che partecipano alle cerimonie funebri e quelli "impegnati per particolari o eccezionali attività a discrezione degli agenti di Polizia Municipale" e quelli con almeno tre persone a bordo (il cosiddetto car pooling).
"In alcuni casi - spiega ancora Giocoli - si tratta di autorizzazioni opinabili e quindi non capisco come mai i taxi ante '97, che svolgono un servizio pubblico, siano stati esclusi dall'elenco delle deroghe". In totale secondo la consigliera di Forza Italia i veicoli interessati dal super blocco sono una trentina. "Visto che le due cooperative hanno dato la loro disponibilità ad adeguarsi quanto prima - continua Giocoli - propongo di prevedere una deroga, magari anche per un periodo limitato di tempo, nell'attesa che i tassisti acquistino un veicolo nuovo".
Rimanendo in tema di taxi, la consigliera di Forza Italia lancia anche la proposta per una modifica del regolamento delle auto pubbliche. Una modifica che mira a parificare i conviventi more uxorio ai coniugi per quanto riguarda la collaborazione familiare. L'articolo 26 del regolamento dei taxi prevede infatti che "per lo svolgimento del servizio i titolari di licenza possano avvalersi della collaborazione del coniuge, dei parenti entro il terzo grado e degli affini di secondo grado.....". Ebbene, secondo la consigliera Giocoli "anche il convivente dovrebbe essere inserito in questo elenco, ovviamente nel caso in cui risponda a una serie di caratteristiche precise come la stessa residenza, la durata della convivenza e l'iscrizione al registro delle Unioni civili del Comune".
"Mi attiverò per introdurre questa modifica - aggiunge ancora l'esponente azzurra - perché si tratta di una battaglia di civiltà che farebbe di Firenze una città all'avanguardia". Nell'occasione la consigliera Giocoli interviene anche sulla organizzazione del servizio taxi a servizio di Pitti Immagine Uomo. "Il terminal taxi è stato posizionato in un luogo troppo lontano dall'ingresso e poco visibile dagli utenti. Per questo invito gli uffici della mobilità a rivedere, per la prossima edizione della manifestazione, la localizzazione del terminal in modo da facilitare l'utilizzo dei taxi da parte degli operatori".
"Oggi è la prima raccolta firme contro quello che è considerato ormai un
vero e proprio mostro di cemento. Si sta svolgendo in piazza della
Repubblica con il gazebo dei Giovani di Forza Italia. Constatata la forte
affluenza già dalle prime ore siamo certi che i cittadini sosterranno la
battaglia affinché venga veramente abbattuta la costruzione eretta di fronte
alle mura storiche della Fortezza da Basso". E' quanto afferma il
consigliere di Forza Italia Jacopo Bianchi.
"L'iniziativa acquista maggiore significato - commenta ancora Bianchi - dopo
che il professor Valentino è stato folgorato sulle vie della sinistra, non
avendo trovato in Forza Italia alcuna disponibilità a coprire le sue
responsabilità nella vicenda.
Come ha dichiarato l'onorevole Denis Verdini, a questo punto tutti i responsabili dello scempio si ritrovano nello stesso schieramento. La nostra battaglia acquista perciò il valore di una mobilitazione alla quale chiamiamo tutti i cittadini di Firenze contro la cattiva Amministrazione della giunta Domenici e contro il malcostume politico impersonato dal trasformismo del professor Valentino e dei suoi nuovi amici, che sono pronti a spalancargli le braccia. La nascita del comitato è stata sollecitata dai cittadini desiderosi di avere voce in una vicenda che mortifica la nostra città e per questo la protesta non si ferma oggi ma continuerà in modo itinerante per tutta la città.
Nel prossimo fine settimana continueremo a raccogliere firme per dare forza nuovo comitato che ha già visto molte adesioni da ogni settore della società civile". Il prossimo appuntamento è per sabato 22 gennaio in piazza della Repubblica e in piazza Santa Croce dalle ore 10.30 alle 19. Nel frattempo è stata attivata una casella di posta elettronica pronta ad accogliere la protesta on line dei cittadini all'indirizzo: cancellailmostro@forzagiovanifirenze.it.