Stop ai mezzi ingombranti, quelli con ruote superiori a 73 cm, nella zona a traffico limitato a partire dal primo gennaio. L'ordinanza che segna l'entrata in vigore del provvedimento è stata firmata questa mattina dal sindaco Leonardo Domenici e sarà applicata dal 1° gennaio in tutta la zona a traffico limitato, nella fascia oraria compresa fra le 7,30 alle 19,30. "Si tratta di un primo passo simbolico - ha detto l'assessore all'ambiente Claudio del Lungo- per fermare i mezzi ingombranti e inutili nel centro storico di una città come Firenze.
Dopo un primo periodo di rodaggio valuteremo ed eventualmente faremo ulteriori aggiustamenti. Si tratta comunque di una misura importante - ha continuato Claudio del Lungo- che apre per la prima volta una questione di grande interesse per le città. Ancorché il provvedimento è limitato è pur sempre la punta di un iceberg che apre un nuovo capitolo mettendo in discussione l'uso improprio di certi veicoli nei centri abitati. E' inoltre noto come le strade e i marciapiedi del centro cittadino, abbiano per la loro origine storicamente antica, dimensioni particolarmente ridotte e quindi siano assolutamente inidonei a sopportare il transito e la sosta dei veicoli di cui sopra". In base all'ordinanza resteranno comunque validi fino alla scadenza i permessi rilasciati prima del 1 gennaio, ma non saranno rinnovati dalla Firenze Parcheggi, la quale è incaricata al momento dei rilasci dei contrassegni, di verificare l'altezza delle ruote, tramite un calcolo che si basa sulle dimensioni del pneumatico che si ricavano dal libretto di circolazione.
Ma vediamo nel dettaglio chi può circolare chi no. In deroga al divieto hanno il via libera i residenti, i veicoli che devono recarsi alle autorimesse e nelle strutture alberghiere presenti in città. Il via libera è anche per quei mezzi che pur superando i 73 cm di altezza del pneumatico sono omologati come autocarri e quindi adibiti al carico e scarico merci. Per loro vigono le solite norme che regolano l'accesso alla zona blu. Dal 1 gennaio, a chi possiede questo tipo di autovetture cosiddette "ingombranti" non verranno più rilasciati permessi temporanei gratuiti o provvisori a pagamento con validità fino ad un massimo di tre giorni.
In particolare non potranno più passare le autovetture "ingombranti" con a bordo medici per visite domiciliari, veterinari, ostetriche, ortopedici, infermieri che devono recarsi in visita , persone che accompagnano o riprendono minori agli asili nido , scuole materne ed elementari, dipendenti comunali, consiglieri, assessori, giornalisti della stampa, radio e tv pubbliche e private, funzionari di banche e consolati, rappresentanti di commercio privati per casistiche varie, artigiani che vanno a fare riparazioni con mezzi non omologati autocarri e che hanno ruote più alte di 73 cm.
Via libera invece a chi è titolare del contrassegno "invalidi"ai quali verranno comunque rilasciati i permessi anche per necessità temporanee.
«La montagna ha partorito un topolino». Così la consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci e la consigliera di Forza Italia Bianca Maria Giocoli commentano l'ordinanza che prevede «lo stop ai mezzi ingombranti, nella zona a traffico limitato, a partire dal primo gennaio».
«Si tratta di un provvedimento demagogico e inutile, visto il numero così esiguo dei veicoli interessati dal divieto - hanno aggiunto - dalla nuova ordinanza è sparito misteriosamente ogni riferimento al peso dei veicoli.
Inoltre non si parla più della lotta contro l'inquinamento, argomento più volte utilizzato per giustificare il provvedimento anti-Suv». «I nuovi divieti - hanno sottolineato Bianca Maria Giocoli e Gaia Checucci - non riguardano i residenti, coloro che hanno già un permesso di accesso alla zona a traffico limitato, coloro che provvederanno a parcheggiare i mezzi in autorimesse pubbliche o aree private, i mezzi immatricolati come autocarri. Dall'ordinanza si evince anche questi veicoli potranno accedere al centro della città al di fuori degli orari della ztl.
E' qui che si manifesta la illogicità di questa ordinanza: strade e marciapiedi non si deterioreranno dopo le 19.30 o nei giorni festivi ? I pedoni saranno più garantiti dopo tale orario?». «Ci sono anche problemi di non facile soluzione - hanno fatto notare le due esponenti del centrodestra - come faranno i vigili urbani a controllare il diametro delle ruote? Forse dovranno dotarsi di una rotella metrica come i geometri? Fanno poi discutere le mancate esenzioni a medici in visita e agli infermieri: prima di scegliere il medico di fiducia il paziente dovrà conoscere che macchina possiede?».
«Le parole usate dall'assessore Del Lungo ben rappresentano la vacuità delle politiche che ispirano certi provvedimenti - hanno concluso Checcucci e Giocoli - si dice "ancorché il provvedimento è limitato è pur sempre la punta di un iceberg che apre un nuovo capitolo mettendo in discussione l'uso improprio di certi veicoli nei centri abitati": i nostri amministratori non hanno neanche l'autorevolezza di una scelta definitiva, giusta o sbagliata che sia, ma pur sempre una scelta. Manca un fondamento di qualunque tipo, scientifico, giuridico, tecnico.
Una cosa la sappiamo: le presunte motivazioni ambientalistiche anti-inquinamento non ci sono più, sono scomparse nel nulla. Ora non è più una questione di emissioni e di gas nocivi, bensì si tratta di proteggere strade e i marciapiedi del centro cittadino che hanno un'origine storicamente antica e che sono di dimensioni particolarmente ridotte e quindi assolutamente inidonei a sopportare il transito e la sosta di questo tipo di veicoli. In quelli più grandi allora si può parcheggiare? E le macchine che non hanno quel diametro che il Comune usa per tracciare la "linea rossa", possono parcheggiare sui marciapiedi anche se questi hanno un'origine storicamente antica? Quest'ordinanza ha lo spessore, come diametro, di una piccola autovettura da rottamare perchè non ha più mercato».
Con una interrogazione le due consigliere chiedono di conoscere «il numero complessivo delle multe per ruote sul marciapiede negli anni 2004, 2003, 2002, 2001, 2000, 1999»; «il numero complessivo delle multe per ruote sul marciapiede negli anni 2004, 2003, 2002, 2001, 2000, 1999 dentro la ztl»; «il numero dei danneggiamenti ai marciapiedi della ztl prodotti dai "fuoristrada da città"; «il numero dei danneggiamenti ai marciapiedi fuori della ztl prodotti dai "fuoristrada da città"?»; «il costo di tali riparazioni»; «il numero delle richieste di rimborso per danneggiamenti da parte del Comune ai possessori dei fuoristrada da città trovati in flagranza di reato».