Firenze - Tre diverse équipe chirurgiche dell’Ospedale Pediatrico Meyer e dell’Azienda Ospedaliera di Careggi, nella giornata di mercoledì, sono intervenute simultaneamente per rimuovere una forma tumorale che aveva aggredito un bambino di undici anni al viso e nelle parti più profonde del cervello. Il complesso intervento che ha consentito in dieci ore di effettuare operazioni che solitamente si fanno in tempi diversi, ha avuto buon esito.
Il bambino, subito ricoverato nella Rianimazione del Meyer, già il giorno dopo è stato staccato dal respiratore artificiale. Benchè la prognosi resti tuttora riservata, il suo decorso post-operatorio è considerato favorevole dai medici che lo hanno in cura.
E’ la prima volta, in Italia, che in un solo “tempo operatorio” vengono racchiuse tre diverse e delicate operazioni. Solo quattro, cinque Centri di alta specialità in Europa sono in grado di fare interventi di questa portata. Per affrontare in maniera completa patologie come quella trattata in questa circostanza al Meyer è stato attivato il Coordinamento Testa-Collo per la diagnosi, la terapia chirurgica e medica di tutte le malattie di questo distretto.
Questo coordinamento vede una stretta integrazione di specialisti del Meyer e di Careggi.
Il bambino era stato colpito da un esteso angiofibroma cranico-facciale, una forma tumorale benigna particolarmente aggressiva scoperta dopo una seduta dal dentista. Dopo l’attenta valutazione del caso e per evitare che il bambino venisse sottoposto ad una serie successiva di operazioni con i rischi ad esse connesse, si è deciso di racchiudere il tutto in una sola seduta operatoria. L’attivazione del Coordinamento ha permesso l’intervento simultaneo e coordinato di ben tre équipe chirurgiche: quella della Neurochirurgia del Meyer guidata dal dottor Lorenzo Genitori e coadiuvato dai dottori Massimiliano Sanzo e Flavio Giordano, quella Maxillo-Facciale di Careggi con il professor Mirco Raffaini e il dottor Giuseppe Spinelli, gli specialisti di Otorinolaringoiatria il professor Gianpaolo Busca dell’Università di Torino e il dottor Nicola Pierossi del Meyer e lo staff dei rianimatori del Meyer guidati dal dottor Leonardo Bussolin.
Prima della complessa operazione, per ridurre la vascolarizzazione della forma tumorale, è stata necessaria un’embolizzazione effettuata al Careggi dal dottor Salvatore Mangiafico, neuroradiologo.
L’intervento è iniziato poco dopo le 9 di mercoledì. L’operazione ha avuto quattro diverse scansioni: dapprima l’équipe neurochirurgica è entrata nella teca cranica staccando totalmente il tumore dalle aderenze con il cervello, successivamente lo staff dei chirurghi maxillo-facciali ha rimosso la massa dalle cavità del viso e delle orbite, dopodichè gli specialisti di Otorinolaringoiatria hanno pulito i seni paranasali.
Infine i neurochirurghi hanno asportato ciò che restava della forma tumorale nelle parti più profonde del cervello.
L’intervento si è concluso poco dopo le 19,30. Il bambino si è svegliato e successivamente è stato trasferito in Rianimazione, dopodichè è stato portato in reparto, dove sta trascorrendo il decorso post-operatorio.