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Ponte umanitario Bagdad-Italia: due bambini iracheni al Meyer

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 settembre 2004 19:08

Widian ha dieci anni e viene da Bagdad. E' arrivata con il papà, la mamma e un fratello. Per lei è un ritorno al Meyer di Firenze. Curata un anno fa all'Ospedale Pediatrico di Firenze per una forma tumorale, la bambina già ieri è stata sottoposta ad una serie di controlli. Minuta, grandi occhi neri e capelli scuri, Widian parla un po' l'italiano. E a chi le chiede cosa vorrebbe fare da grande, risponde: "La maestra". Il padre, Raad, invece si sofferma sull'Iraq: "A Bagdad non si vive bene, non c'è tranquillità".


Ahmed ha dieci mesi, due occhi vispi e tanta energia. E' arrivato con la mamma. Soffre di una grave cardiopatia. E'ricoverato al Meyer per un primo e completo screening, poi sarà trasferito all'Opa di Massa. I due piccini sono stati accolti nell'ambito del Progetto di Cooperazione internazionale della Regione Toscana. Un progetto che dal 2003 ha permesso di curare diciannove bambini iracheni con gravi patologie.
I due bambini ospitati a Firenze fanno parte del gruppo di cinque bimbi e quattro adulti giunti a Fiumicino mercoledì pomeriggio con il volo umanitario della Croce Rossa.

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