Firenze- A poche settimane dall’inizio della scuola il ministro Letizia Moratti risponde alle sollecitazioni dell’assessore all’istruzione formazione e lavoro Paolo Benesperi con l’intento di dissipare le nubi che sembrano addensarsi sull’inizio del nuovo anno scolastico. A renderlo noto è lo stesso assessore che prende atto positivamente della cosa sottolineando che, per la prima volta, la Toscana si ritrova a registrare quantomeno una risposta da parte del ministro. “Ma purtroppo più che prendere atto della risposta non possiamo fare – precisa l’assessore Benesperi – perchè non mi pare che nella lettera del ministro vi siano elementi sostanziali di novità e tali da rendere il quadro meno preoccupante”.
L’allarme era stato lanciato alla fine del maggio scorso, quando l’assessore Benesperi aveva preso carta e penna per chiedere al ministro all’istruzione Letizia Moratti di sospendere i tagli preannunciati agli organici degli insegnanti per l’anno scolastico 2004-2005. Senza mezzi termini l’assessore invitava il ministro a “riconsiderare la determinazione degli organici già assegnati per evitare l'impoverimento della scuola e perseguire l'obiettivo comune di un'istruzione pubblica capace di garantire a tutti il fondamentale diritto ad un sapere sempre più moderno e qualificato".
L'assessore esprimeva la sua "viva preoccupazione per la situazione che si verrà a creare nella scuola toscana se verranno confermati i dati concernenti gli organici degli insegnanti per l'anno scolastico 2004-2005". Gli organici infatti, spiega l'assessore, sono stati determinati dal ministero sulla base di previsioni e non delle effettive iscrizioni. Risultato: gli organici degli insegnanti risultano così sottodimensionati. E’ proprio sulle cifre che, ancora oggi, non sembra esservi sintonia fra Regione e ministero.
Il ministro Moratti, nella sua lettera, fornisce infatti numeri diversi, parlando di un incremento di circa 2000 alunni.
Un numero, secondo i calcoli della Regione, abbondantemente sottostimato rispetto a quello effettivo. Quanto agli insegnanti di sostegno per gli alunni svantaggiati, il quadro appare deficitario nonostante le rinnovate assicurazioni del ministro. Di qui il permanere dell’inadeguatezza della dotazione organica e delle inevitabili incertezze che pesano non solo sull’avvio ma anche e soprattutto sulla qualità complessiva della scuola toscana.
La lettera del ministro, dunque, non riesce a tranquillizzare quanti, a cominciare dai sindacati, avevano denunciato le gravi carenze di organico.
“Ma se le divergenze rimagono - conclude l’assessore - credo sia importante avere aperto un dialogo.
Su questo insisteremo con l’obiettivo di scongiurare il più possibile i disagi per gli insegnanti, per gli alunni che si accingono a tornare sui banchi e per le loro famiglie”. (bc)