"E' necessario riaprire la discussione per rivedere e aggiornare la politica dei rifiuti nell'area fiorentina, coinvolgendo attivamente, oltre alle istituzioni, anche i cittadini, la società civile organizzata, i gruppi ambientalisti, le imprese e le vaste competenze presenti sul territorio. E' evidente infatti, per chi conosce le politiche sui rifiuti attuate a livello internazionale, che lo stato attuale del dibattito è insufficiente. Insistendo nel voler costruire un nuovo inceneritore nella Piana, gli amministratori fiorentini collocano Firenze tra le città più arretrate dal punto di vista della sostenibilità ambientale e della qualità della vita".
E' quanto afferma Ornella De Zordo, capogruppo di 'Unaltracittà/Unaltromondo', intervenendo nel dibattito sull'inceneritore. "E' inoltre strumentale il tentativo dell'Amministrazione Comunale di spostare l'attenzione dell'opinione pubblica sulla localizzazione dell'impianto - continua De Zordo - invece di considerare nel merito la scelta dell'incenerimento che oggettivamente va nella direzione opposta della riduzione dei rifiuti". Secondo Ornella De Zordo si deve puntare seriamente e rapidamente all'obiettivo 'Rifiuti Zero': "Non è uno slogan da campagna elettorale - sottolinea la consigliera comunale - per esempio, il Comune di San Francisco ha deciso che per affrontare seriamente il problema dei rifiuti non esiste alternativa alla strategia 'Rifiuti Zero', che si attua attraverso la politica delle Tre Erre: Riduzione - Riuso.
- Riciclo". Il 6 marzo del 2003 gli amministratori della città statunitense (776.000 abitanti che diventano 7.205.100 con l'area metropolitana) hanno deliberato che "raggiungere l'obbiettivo 'Rifiuti Zero' per il 2020 è ambizioso e richiederà che i produttori e i consumatori assumano responsabilità per assicurare che tutti i rifiuti non finiscano in discarica". "San Francisco non è sola in questa decisione - continua De Zordo - ci sono infatti anche altre importanti città come Canberra in Australia (che ha fissato la data del 2010), Toronto, Edmonton e Ottawa in Canada, Seattle negli Stati Uniti.
In Nuova Zelanda sono andati anche oltre: è il governo nazionale che ha adottato questa politica nel 2001 (con l'obbiettivo rifiuti zero nel 2020). Disposizioni legislative per bandire per sempre gli inceneritori o per attuare moratorie parziali sono state prese per esempio in Illinois, Ontario, Grecia, Belgio, Filippine. Anche in Italia molti Comuni stanno dibattendo sulla non opportunità delle scelte di incenerimento dei rifiuti e stanno puntando prioritariamente alla raccolta differenziata e alla riduzione dei rifiuti, come ad esempio Venezia.
E' quindi evidente che se le discariche sono diventate insostenibili, altrettanto si può dire per gli inceneritori, che provocano inquinamento dannoso per la salute umana, hanno dei costi elevatissimi e vanno nella direzione opposta della strategia 'Rifiuti Zero'". "Dobbiamo quindi far ripartire anche a Firenze un dialogo costruttivo con i cittadini - conclude De Zordo - da anni i Comitati della Piana lavorano sul tema della gestione e dell'incenerimento dei rifiuti, che riguarda tutti i cittadini di Firenze e dell'area metropolitana, producendo dati, statistiche e rapporti che vengono sistematicamente ignorati dall'amministrazione.
Com'è possibile per una maggioranza di centrosinistra che dichiara di voler ascoltare i propri cittadini? Facciamo allora un Consiglio Comunale sulla politica dei rifiuti e aperto alla partecipazione anche diretta dei cittadini".