Ebbene, ci risiamo: Questa volta tocca all’I.C.I. e nessun insegnamento è stato recepito da quella esperienza.
Da alcune settimane, e chissà ancora per quanti mesi, tutti i giorni centinaia di cittadini, fiorentini e dei Comuni limitrofi, sono costretti a recarsi presso i locali di via Baracca della INFOTIRRENA s.r.l. . Molti sono arrabbianti, alcuni arrabbiatissimi, altri costernati, altri ancora ormai rassegnati a subire le inquisizioni da parte di quella amministrazione comunale che dovrebbe fornirgli dei servizi.
Sicuramente tanti dovranno ritornare almeno due volte in questi uffici: la prima volta per farsi spiegare di quale “reato” sono accusati visto che le cartelle che hanno ricevuto sono incomprensibili e indecifrabili e la seconda volta per portare la documentazione a loro discolpa.
Sono arrabbiatissimi coloro che si trovano costretti a presentare per la seconda o terza volta sempre la stessa documentazione e che, a rigor di buona gestione, ormai dovrebbe essere non solo assimilata ma anche digerita.
Sono arrabbiati coloro che si sono improvvisamente scoperti pluriproprietari, magari solo perché la persona che ha istruito la sua pratica non era sufficientemente preparato per leggere una visura catastale o una dichiarazione I.C.I. Sono costernati coloro che scoprono di non aver saputo conservare correttamente tutte le copie di dichiarazioni o atti già consegnati a suo tempo all’amministrazione e che ora non sono in grado di dimostrare nuovamente di essere stati dei buoni cittadini. Sono costernati anche perché si trovano ad interloquire con personale dell’Infotirrena scarsamente preparato e qualificato e non si può parlare con qualche responsabile perché momentaneamente assente.
Sono rassegnati coloro che, trattandosi di modici importi, preferiscono non sprecare altro tempo ed energie e decidono di pagare sperando così di porre fine alla persecuzione.
"Noi riteniamo che l’unico responsabile di questa ulteriore triste vicenda sia il Comune di Firenze che non solo persevera nella logica dell’esternalizzazione -commentano le Rappresentanze Sindacali di Base
del Comune di Firenze- ma, peggio ancora, non esercita alcun controllo su coloro che gestiscono un servizio per suo conto.
Come è possibile che a fronte di migliaia di cartelle esattoriali che stavano per essere spedite a nessuno è venuto in mente che forse sarebbe stato opportuno fare un ulteriore riscontro?
Come si può accettare che dei dati sensibili vengano trattati da personale scarsamente qualificato e magari assunto con contratti a termine a tre o sei mesi?
Se Infotirrena non è in grado di gestire questi servizi si affidino ad altri più qualificati e professionalmente più preparati.
Altrimenti potrebbe sorgere il sospetto che ci siano altri interessi e che si tratti di una manovra opportunamente concordata per fare cassa".