Nei prossimi giorni, i fiorentini riceveranno le cartelle per il pagamento della Tassa smaltimento dei rifiuti per l'anno 1999. L'Assessore ai Tributi di Palazzo Vecchio, Roberto Bertoli nell'illustrare ieri le novità al Consiglio comunale ha detto che "si tratta di una grande operazione di trasparenza. Il Comune dice ad ognuno, con semplicità e chiarezza, che cosa risulta negli archivi dei propri Uffici e così ogni contribuente può verificare per quale abitazione (o altro immobile) e per quanti metri quadrati di superficie gli è richiesto il pagamento.
Lo sforzo per l'aggiornamento degli archivi della tassa sui rifiuti segna un altro importante passo avanti. Con la collaborazione dei fiorentini, il Comune sta raggiungendo (anche grazie alle misurazioni "porta a porta", effettuate dalla ditta Infotirrena) quel traguardo che appena un paio di anni fa appariva ambizioso e non facile da raggiungere: quello, cioè, di far pagare a tutti il dovuto, con chiarezza. Si può dire davvero che il sacrificio (visto che grazie a questa complessa operazione è stato possibile tenere ferme le tariffe della Tassa a quelle in vigore dal 1994 e non chiedere aumenti a chi aveva sempre fatto il proprio dovere di contribuente) valeva la candela".
Nei casi nei quali le indicazioni riportate nelle cartelle (che sono state elaborate in base alle denunce presentate fino al 20 Novembre dello scorso anno) non corrispondessero agli elementi per i quali la Tassa è dovuta, i contribuenti potranno richiedere le variazioni su appositi moduli da ritirare presso gli Uffici comunali:
- Direzione Entrate, in Lungarno le Grazie, 22;
- Direzione Entrate, in via Perfetti Ricasoli, 78 (sportello gestito da Infotirrena);
- Uffici Relazioni con il Pubblico;
Consigli di Quartiere.
Potranno esser chiesti chiarimenti telefonici anche ad un apposito numero verde (167-402911), attivo dalle 9 alle 20 (dal Lunedì al Venerdì) e dalle 9 alle 12.30 (nelle giornate di Sabato).
Intanto il ministero delle Finanze ha messo un punto fermo:
la tassa sui rifiuti, Tarsu, deve essere pagata anche calcolando il
metraggio di solai, box e cantine.
La risoluzione n.45/E dello scorso 19
marzo ha messo la parola fine ad alcune sentenze di commissioni tributarie
che dicevano il contrario: la piu' famosa quella di Parma del '98, la n.113,
che aveva aperto alcuni spiragli.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito: "Sono gli ultimi colpi di coda di un governante che tende solo a raccattare
piu' soldi, senza porsi il problema se stia agendo nella logica della legge.
Infatti il nuovo metodo di calcolare la tassa sui rifiuti (basata sulla
produzione degli stessi e non sulle superfici abitate), doveva entrare in
vigore lo scorso 1 gennaio, ma a settembre la Commissione Ambiente del
Senato, in sede deliberante, aveva spostato l'applicazione al prossimo 1
gennaio 2000, rimandando, di fatto, il riordino di un settore
dell'amministrazione locale dove vige confusione, approssimazione e vere e
proprie vessazioni (gli anziani che, da soli o in due, abitano nella casa di
una famiglia numerosa fino alla partenza dei figli, per esempio).
Con questa risoluzione il ministero delle Finanze da' un pesante e ulteriore
colpo alla sua credibilita', confermando la sua lontananza dagli
amministrati e la sua unica funzione di vampiro economico.
Non ci voleva molto, invece, a venire incontro ai contribuenti, avvallando una situazione che gia' la legge prevede e che non e' tale solo perche' siamo in prorogatio della vecchia norma per -pare- dare tempo alle amministrazioni locali di organizzarsi nel nuovo sistema di tassazione. Oppure, lasciare che fossero le commissioni tributarie provinciali interpellate dai contribuenti a pronunciarsi sulla legittimita' della materia: un piccolo gesto di federalismo e autonomia fiscale che avrebbe solo giovato al Diritto e la buon senso.
Ma, evidentemente, questi ultime sono categorie estranee al ministero delle Finanze. E' questo il sistema di lotta all'evasione? Non crediamo. Ma crediamo, invece, che sia un ottimo sistema per incrementare l'evasione fiscale, perche' il contribuente, perche' sia tale, deve essere coinvolto venendogli incontro, non obbligandolo col bastone".