FIRENZE- Le analisi dei laboratori Arsia che confermano un limitato inquinamento, il dissequestro - operato quest'oggi dai Nas - degli ettari risultati non contaminati, e soprattutto l'individuazione di una soluzione per il mais per cui è stato rilevato una presenza di Ogm, sulla base del protocollo operativo nazionale firmato lunedì scorso a Roma. Sono queste le novità rese note dall'assessore all'agricoltura della Regione Toscana Tito Barbini, in relazione al caso dell'azienda agricola della provincia di Firenze in cui i controlli sulla presenza di Ogm avevano fatto emergere un campione positivo.
Benché l'accertamento riguardasse un solo ettaro, i Nas, in attesa di ulteriori analisi, avevano provveduto ad operare il sequestro amministrativo degli altri 22 ettari che l'azienda coltiva a mais.
I risultati delle nuove analisi sono adesso disponibili ed evidenziano una limitatissima presenza di Ogm - in una percentuale compresa tra lo 0,01 e lo 0,1 per cento - su solo 9,45 degli ettari sequestrati. La restante parte è quindi quella interessata al dissequestro dei Nas, con il supporto tecnico dell'Arsia.
"Per quanto riguarda il mais contaminato - spiega Barbini - potremo avvalerci delle modalità fissate dal protocollo nazionale del 18 agosto, che amplia le possibilità operative della nostra legge, fornendo ampie garanzie per quanto riguarda lo smaltimento di queste produzioni, con il loro ritiro a carico delle ditte sementiere e la loro esclusiva destinazione industriale, come carburante ecologico o come biomassa per gli impianti di produzione energetica.
E' la dimostrazione che una linea di rigore, di grande attenzione anche in caso di presenze accidentali di Ogm, alla fine paga, premiando l'impegno degli amministratori e dei nostri agricoltori".