La Giunta della Fnsi ha indetto per oggi una giornata di sciopero per l'autonomia dell'informazione. L'astensione dal lavoro riguarda i giornalisti dei quotidiani e delle agenzie di stampa.
La redazione di Nove da Firenze ha deciso rispettare l'astensione auspicata dall'Associazione Stampa Toscana, che domani organizza un incontro sul tema, alle ore 10:30, presso l'auditorium del Cosniglio regionale (via Cavour 4).
La decisione è stata presa nonostante che NOVE sia realizzato da soli volontari, professionisti in altri campi, o in testate diverse, che hanno deciso di dedicare parte del loro tempo ad un progetto di comunicazione locale indipendente, gratuita e d'interesse sociale.
Per questo il gruppo si è costituito in associazione culturale senza fini di lucro, Rete di Comunicazione, che è iscritta nell'Elenco provinciale delle associazioni culturali.
L'invito di Nove da Firenze è quello di avviare un dibattito sui pericoli che in questo periodo circondano l'informazione italiana, ma senza pregiudizi di campo, perché nemici del dialogo e della partecipazione democratica, del libero esercizio del diritto di critica, demagoghi della democrazia partecipata, pronti a reagire ad ogni obiezione si trovano ovunque, anche a casa nostra.
Ecco come in questi ultimi giorni in risposta alla stampa cittadina che si occupava in chiave critica del Piano strategico per l'area metropolitana fiorentina, ha reagito con un comunicato istituzionale il sindaco Domenici:
"Ci sono a Firenze gruppi e gruppetti (alcuni più o meno politicizzati, altri più o meno occulti) che di fronte ai processi di trasformazione e riqualificazione urbana che si sono avviati, temono di perdere spazio e visibilità e giocano, quindi, la carta dell'interdizione e dell'azione di disturbo, perché non hanno credibili proposte - afferma il sindaco - Taluni argomenti non hanno a che fare con la diversità di vedute, ma soltanto con la grossolana alterazione della realtà.
Non varrebbe nemmeno la pena di perderci tempo, ma ci sono momenti in cui bisogna dire basta. Il Piano strategico di Firenze è stato, di volta in volta, presentato come uno strumento dei poteri forti o un intervento tecnocratico. Oggi diventa la supergiunta con le mani sulla città. Siamo allo sciocchezzaio senza senso". "Quando sento parlare di conflitto di interessi nei confronti di persone che fanno il loro dovere di amministratori, vuol dire che siamo al cospetto di pura cialtroneria politica e di analfabetismo istituzionale - prosegue il sindaco - Il fatto che coloro che sostengono tutto questo abbiano un peso modesto o marginale nella vita cittadina, non significa che bisogna sempre lasciar passare sotto silenzio le stupidaggini a ruota libera.
E' però sconcertante che a queste 'manovrine' qualcuno faccia da sponda. Ho svolto un intervento sulla costituzione della Associazione per l'attuazione del Piano strategico lunedì scorso in consiglio comunale: mi sarei aspettato una discussione in quella sede. A questo punto non so bene chi sia ad esautorare il consiglio stesso. Se c'è qualcuno che pensa al governo della città come ad una sorta di cupola in cui si prendono le decisioni fondamentali per il futuro di Firenze, questo dipende esclusivamente dalla ristrettezza mentale e dalla debole intelligenza di chi ha questi pensieri".
"I poterini impegnanti in piccole manovre d interdizione per preservare se stessi e per sperare di avere un po' di peso - conclude Domenici - possono soltanto produrre danno alla città e alimentare confusione. Consola soltanto sapere che la loro è una battaglina persa in partenza".