Il progetto, che prevede interventi per oltre 6 Miliardi è relativo alla realizzazione su due piani interrati di 240 box pubblici e 60 da destinare ad uso privato, con il recupero dei 450 metri quadrati di superficie, a verde pubblico attrezzato.
Espletata la gara di appalto, la realizzazione del parcheggio prende il via il 26 aprile del ’96: data di ultimazione prevista, 10 aprile del ’99.
Ma, alla fine dello scorso anno ( il 18 dicembre ’98), il cantiere si blocca: la ditta appaltatrice (la “GRM S.r.l.” di Roma) fallisce e interrompe i lavori.
Scattano allora i cosiddetti ‘tempi contrattuali’, che il Comune di Grosseto attiva immediatamente per sbloccare la situazione: messa in mora della ditta per abbandono di cantiere, rescissione in danno sempre nei confronti della ditta (che nel frattempo passa in regime di amministrazione controllata) e, decorsi i termini per avanzare eventuali ricorsi, l’Amministrazione, con avviso di sopralluogo, rientra in possesso del cantiere stesso.
È il 26 agosto di quest’anno quando il sindaco Antichi ed il vicesindaco Andrea Agresti, titolare della delega ai lavori pubblici, vanno a verificare di persona lo stato del cantiere, che quello stesso giorno torna formalmente in consegna all’Amministrazione.
La realtà che salta agli occhi degli amministratori, in via Fossombroni, è davvero di grande degrado.
I ristagni d’acqua e l’assenza di fognature, con tanto di muri di contenimento non realizzati, determinano un pericolo grave per l’acquedotto e per le conduttore del gas, mettono a rischio seriamente le fondazioni e creano oltretutto una situazione igienico-sanitaria davvero precaria. Senza contare le frane: dopo le lesioni intervenute in fase di primi lavori a danno degli immobili lungo la via, anche questo emerge come un rischio più che concreto.
Alla fine di novembre, ad appena tre mesi da quando il Comune, bruciando tutte le tappe, è potuto rientrare in possesso a tutti gli effetti del cantiere, i verbali dei vigili del fuoco e i risultati dei sopralluoghi non lasciano dubbi: sussistono tutte le condizioni per un intervento di massima urgenza per un intervento straordinario.
L’amministrazione affida alla “D’Arrigo costruzioni S.a.s.” il compito di realizzare o completare proprio quelle opere (si tratta di quelle in cemento armato) la cui inadeguatezza o mancata ultimazione è alla causa della situazione di rischio collettivo, accertata dalle autorità competenti.
L’importo dei lavori è di 200 milioni. Il termine imposto per completarli è la fine del gennaio prossimo.
Intanto gli uffici tecnici del Comune, hanno già intrapreso l’ennesima corsa contro il tempo: stima puntuale dello stato di consistenza dei lavori al momento dell’interruzione, chiusura contabile, aggiornamento progettuale e di prezzi, nuove procedure di gara d’appalto, affinchè, entro la primavera del 2000 riprendano definitivamente gli ultimi lavori necessari al completamento dell’opera.
Subito dopo Natale, intanto, verrà realizzato il ponte tra via Saffi e via Fossombroni.