La proposta di legge è uscita, a maggioranza, dalla terza commissione alle attivita' produttive, con l' astensione del Polo e
martedi' sara' sottoposta al voto del consiglio.
L' Apet, primo esperimento in Italia di questo tipo, nascerà per dare organicita' alle politiche promozionali e per
coordinarle riguardo alle attivita' dell' industria, dell'agricoltura, dell' artigianato e del turismo. La Regione, a tal fine, ha
messo insieme una serie di soggetti, in prima l'Unioncamere, l'Ice e l'Enit.
Nelle settimane scorse il consiglio delle
autonomie, che e' un organo consultivo del consiglio regionale e rappresenta i comuni, le province e le comunita'
montane della toscana, aveva reputato la creazione dell'Apet in collisione col nuovo assetto delle competenze locali
definite dalle leggi Bassanini e l' aveva giudicata espressione di una visione dirigista e centralista. Ma nel testo che
martedi' andra' in consiglio e' stato inserito un punto in cui si specifica che la nascitura agenzia ricerchera' le opportune
intese con i comuni e tutti gli altri soggetti interessati al funzionamento dello sportello unico previsto dalle
Bassanini.
Il direttore dell'agenzia, che avra' personalita' giuridica pubblica e sarà dotata di autonomia amministrativa, sarà
individuato, tramite avviso pubblico, da un' intesa fra giunta regionale, Unioncamere, Ice ed Enit.
Avra' ampi poteri e competenze, fra cui quello di stipulare contratti di lavoro subordinato e convenzioni professionali. IL bilancio sara' trasmesso alla giunta, ma dovra' avere il via libera anche dagli altri soggetti interessati, prima di essere approvato dal consiglio regionale. Accanto al direttore opereranno un collegio dei revisori e un comitato tecnico formato da sette elementi designati da giunta, Unioncamere, Enit, Anci ed Upi, unitariamente alle associazioni di categoria regionali.