Bilancio della Regione: aumenta l'Irpef

Il Consiglio regionale approva la nota di aggiornamento al Defr: favorevole il Pd, contrari FI, Lega, Fdi, M5S

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 dicembre 2023 23:55
Bilancio della Regione: aumenta l'Irpef

Firenze - Il Consiglio regionale, con 22 voti a favore (Pd) e 13 contrari (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Movimento 5 stelle) ha approvato la Nota di aggiornamento al Documento di economia e di finanza. Italia Viva non ha partecipato al voto. Approvati anche tre emendamenti. Due del presidente della Regione, Eugenio Giani, che introducono l’aumento dell’addizionale regionale Irpef e la destinazione delle risorse ottenute alla sanità e ai ristori per gli alluvionati. Sono stati votati dai gruppi con la stessa espressione sul Nadefr. Approvato anche un emendamento di Stefano Scaramelli (Italia Viva), approvato con i voti favorevoli del suo gruppo, di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Movimento 5 stelle, e l’astensione del Pd.

Sono stati 54 atti gli atti collegati alla Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza regionale 2024 presentati in Aula: 19 quelli di Forza Italia, due dei quali ritirati perchè saranno trasformati in mozioni, 19 della Lega, 15 di Fratelli d’Italia e uno del Partito Democratico.

Sei gli ordini del giorno di Forza Italia (a firma di Marco Stella) approvati. Gli atti riguardano il monitoraggio degli alloggi Erp sfitti al fine di migliorare l’azione di programmazione; l’aumento del numero dei Centri di ascolto per uomini autori di violenze presenti sul territorio; la necessità di un protocollo d’intesa col ministero degli Affari Esteri per consolidare e favorire l’ingresso di investitori esteri in Toscana; il miglioramento della funzionalità del sistema Happymamma nella prenotazione del Cup; il sostegno per la ripresa delle tre società fieristiche della Regione Toscana; l’erogazione di contributi economici alle Asl finalizzati al benessere dei pazienti oncologici.

Approfondimenti

Sì anche a dodici ordini del giorno della Lega, sui teatri minori della Toscana (prima firmataria Luciana Bartolini); sulle iniziative di prevenzione e contrasto al disagio giovanile e all’abbandono scolastico (Marco Landi); sul Piano faunistico regionale; sull’introduzione del salario minimo; sul sostegno della categoria degli edicolanti; al rilancio del sistema fieristico regionale; sull’utilizzo e sulla valorizzazione delle terre incolte; al necessario ammodernamento delle carceri toscane (Elena Meini); su azioni volte al monitoraggio e al contrasto della ludopatia (Giovanni Galli); in merito alla politica regionale sui Parchi; al Piano regionale sulla qualità dell’aria (Massimiliano Baldini); in merito all’accelerazione dei tempi di realizzazione della digitalizzazione (Marco Casucci).

Nove gli ordini del giorno del gruppo di Fratelli d’Italia approvati. Quello il cui primo firmatario è Diego Petrucci sulla messa a norma degli alloggi popolari non assegnati; quelli il cui primo firmatario è Vittorio Fantozzi per il recupero delle risorse a sostegno dell’attività agricola; per lo stanziamento di risorse per l’incentivazione della mobilità elettrica; per promuovere la qualità delle produzioni agroalimentari toscane; per incentivare le politiche di salute legate ai segnali di rischio suicidio; per contribuire alla realizzazione del Museo del Fumetto; per sostenere enti del terzo settore coinvolti in attività sociali e di soccorso.

Ancora gli ordini del giorno il cui primo firmatario è Alessandro Capecchi per un finanziamento a favore del progetto di variante alla SP 5 nel tratto Sant’Agostino-Montale e per uno stanziamento di 500 mila euro per l’impianto di condizionamento del palazzetto dello sport di Pistoia.

Approvato anche l’ordine del giorno presentato dal Pd (prima firmataria Federica Fratoni) per la valutazione urgente di un ulteriore sostegno economico ai centri diurni per disabili, con particolare riguardo alla fondazione MAIC Onlus, in conseguenza dei maggiori costi sostenuti legati al Covid.

Prima di procedere al voto su questo atto, il primo che compone il pacchetto della Manovra di Bilancio della Regione (che prevede anche la legge di stabilità 2024, il collegato alla legge di stabilità e il Bilancio di previsione 2024 – 2026), si sono susseguite le dichiarazioni di voto dei capigruppo, che hanno riguardato il pacchetto complessivo degli atti.

“Non accetteremo mai più alcuna morale dall'Onorevole Emiliano Fossi, che oggi si è prestato ad uno dei teatrini più squallidi che abbiamo mai visto nella nostra esperienza politica: lui – assieme ai suoi alleati di Italia Viva – chiuso in una stanzina del Consiglio Regionale ad organizzare un “mercato delle vacche” sulla testa di quei cittadini a cui il suo partito ha deciso di aumentare le tasse in Toscana. Lui, il “moralizzatore” che mentre i toscani stavano ancora spalando il fango dell’alluvione del 2 e 3 novembre scorsi, già strumentalizzava la tragedia per attaccare in maniera squallida gli esponenti toscani del centrodestra.

E Matteo Renzi cosa ha da dire? Lui che ogni volta che accende il microfono in Senato non perde mai occasione per richiamare alla serietà il Presidente del Consiglio Meloni chiamandola addirittura “influencer”? Cosa ha chiesto in cambio al Pd per non votare contro a quell’aumento delle tasse che aveva giurato e spergiurato di respingere?

“Oggi abbiamo incontrato 13 sigle sindacali di medici ed infermieri, proseguendo nel dialogo avviato da tempo, con le quali vogliamo confrontarci per capire come spendere meglio, anziché spendere di più! Una iniziativa che avrebbe dovuto intraprendere il governatore Giani almeno un anno fa, in modo da comprendere gli ambiti in cui agire per evitare il buco di bilancio e conseguentemente la Giani Tax” dichiarano il consigliere regionale di Fratelli d'Italia e componente della Commissione Sanità Diego Petrucci, il capogruppo Francesco Torselli e il vicecapogruppo Vittorio Fantozzi a seguito dell'incontro con la intersindacale medica e i sindacati degli infermieri.“Ci siamo confrontati con i professionisti della sanità toscana e continueremo a farlo - ha detto Petrucci -.

Siamo usciti da questo incontro con quattro direttrici da seguire per avviare un serio piano di razionalizzazione. Per prima cosa daremo il nostro sostegno alla costituzione della task force per razionalizzare la sanità toscana, se Giani coinvolgerà i sindacati di medici ed infermieri e i direttori generali. È imprescindibile il confronto con chi lavora ogni giorno sul campo, non si può far calare dall'alto una tale riforma. Per seconda cosa riteniamo che sia urgente calcolare il fabbisogno del personale per ogni azienda sanitaria e universitaria, per ogni ospedale ...

Non ci si può affidare all'attività lobbistica dei singoli direttori. La terza priorità è quella di decidere la mission di ogni singolo ospedale, ci saranno quelli che si occupano di alta intensità e quelli che faranno bassa intensità. Una specializzazione delle strutture determinerà un abbattimento dei costi. Infine la Regione Toscana deve interrompere una consuetudine finanziaria che è stata contestata dalla Corte dei Conti: per ogni azienda sanitaria e ospedaliera le risorse devono essere stabilite per tempo in modo da mettere i direttori generali nelle condizioni di gestire le spese e non in corso d'anno sulla base dei fabbisogni.

È anche per questo se la Toscana ha un abnorme buco di bilancio”.

“Non so se sia più grave il fatto che Giani - ha detto Torselli - abbia riportato in auge un costume che apparteneva a un'altra epoca politica, cioè quello di ripianare i buchi di bilancio mettendo le mani nelle tasche dei cittadini, o se sia più grave quanto abbiamo sentito ieri sera per bocca del Presidente della Terza Commissione Enrico Sostegni che ha chiesto al governatore Giani dove finiranno i soldi che arriveranno dall'aumento delle tasse. Oggi Eugenio Giani, rispondendo in Aula, ha detto di non sapere se questi 200 milioni di euro derivanti dall'aumento dell'Irpef, andranno a coprire le spese sanitarie. Non solo Giani fa un bel regalo di Natale ai toscani ma li prende anche in giro, visto che non sa nemmeno a cosa serviranno questi 200 milioni di euro”.

"Non c'è Regione in Italia che, in assenza del payback, abbia alzato l'Irpef. Nessuna Regione ha addotto motivazioni simili". Lo ha detto il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, intervenendo in aula, dove è in corso la discussione sul bilancio. "La lettura vera - ha spiegato Stella - deve essere fatta col bilancio preventivo del 2023, non con quello del 2024. L'analisi sostanziale del maxi emendamento che il Presidente Giani inserisce nel preventivo del 2024 sta nel 2023. Ma com'è possibile che nel bilancio preventivo del 2023 vi sia stato un pareggio di bilancio, e che oggi ci troviamo a fare un emendamento per il 2023 da più di 200 milioni di euro? E' che nel 2023 non era contenuto il payback".

"Il pareggio di bilancio - ha proseguito Stella - era raggiunto senza il payback, senza tenere in considerazione quell'aspetto neanche nella parte narrativa e che oggi viene invece sottolineato, portato all'attenzione di tutti ed è il motivo per il quale si introduce dentro il maxi-emendamento più tasse per tutti. Ma se lì quei 200 milioni o più di payback non c'erano, com'è stato possibile raggiungere il pareggio? Questa curiosità me la toglierò nel bilancio consuntivo. Cos'è successo che ha modificato quel lavoro fatto dalla Giunta e dagli uffici nel modulare le voci di entrata di spesa nel preventivo 2023?", ha concluso il capogruppo di Forza Italia, che ha poi sottolineato come !questo aumento è un record negativo per la Toscana, in Lombardia l'aliquota Irpef è progressiva ed è la metà della nostra".

“Dall’opposizione abbiamo fatto proposte di ogni tipo, non è vero che non sono arrivati contributi dalle opposizioni”, ha dichiarato la capogruppo Elena Meini (Lega), che ha posto l’attenzione sui “contributi a pioggia assegnati attraverso le variazioni di Bilancio: la somma arriva a una cifra pari a 120 milioni di euro: avremmo potuto evitare l’aumento delle tasse. Anche con la lotta agli sprechi: quanti contributi abbiamo dato alle società partecipate per coprire buchi? Sono molto dispiaciuta dall’atteggiamento di Italia viva – ha concluso la capogruppo –: speravo ci fosse più coraggio, che ci fosse un segnale chiaro. Noi abbiamo detto no alle tasse. È il momento di tornare al voto”.

Dopo l’intervento di Meini, i consiglieri della Lega, dai banchi dell’opposizione, hanno esposto uno striscione con la scritta “Giù le mani dalle tasche dei toscani”, un gesto che il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, ha dichiarato “inammissibile”.

“Oggi conosciamo quanto graverà sulle tasche dei toscani la contesa tra Partito Democratico e Italia Viva. La decisione è stata presa dai segretari dei due partiti di maggioranza, nelle segrete stanze del palazzo insieme al Presidente Eugenio Giani, escludendo completamente le forze politiche dell'opposizione. Quest'ultime hanno atteso per ore l'esito di questo negoziato per poltrone da sindaco o chissà cos'altro. I consiglieri regionali di opposizione, così come i toscani che li hanno eletti e persino coloro che hanno votato per la maggioranza, non sono stati informati nel luogo deputato a questa discussione. Il Consiglio Regionale, ancora una volta, è stato privato del suo ruolo. Tuttavia, è importante sottolineare che la riconciliazione tra il PD e Italia Viva ha un costo: 200 milioni di euro.” Così Irene Galletti e Silvia Noferi, consigliere regionali del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.

Il capogruppo del Pd, Vincenzo Ceccarelli, ha esordito annunciato il voto a favore sulla Manovra di Bilancio, “per i suoi contenuti e, al di là del tema sanità, chiedendo di correggere in corso d’opera alcuni capitoli”. Ha poi aggiunto: “Ci viene detto che si può ottenere collaborazione se diciamo dove si mettono le risorse. Siccome la nostra sanità ha un valore riconosciuto dalle agenzie, anche quelle governative, diciamo che i soldi li mettiamo dove mancano: per sopperire all’erosione del Fondo sanitario nazionale, per fronteggiare gli aumenti del costo dell’energia, per sopperire al mancato payback e per altre mancanze che derivano dai tagli del governo”.

Ceccarelli ha aggiunto che, “al netto di questo, la nostra sanità va migliorata e efficientata. Noi diciamo più sanità per tutti, e infatti garantiamo più servizi di tutte le altre Regioni”. Riguardo ai rapporti interni alla maggioranza, Ceccarelli ha spiegato che “Italia Viva fa le sue scelte e non è in grado di mandare a casa la maggioranza, ma può dire dove collocarsi, ma io auspico che ci sia collaborazione”. Infine, a proposito dello striscione esposto dai banchi dell’opposizione per dire no alle tasse, ha chiesto: “Preferivate, fra qualche mese, esporre uno striscione per denunciare che la sanità toscana era diventata insufficiente? Noi vogliamo curare tutte le persone, indipendentemente dalla loro condizione economica, chiedendo contributo a una parte dei toscani”.

Stefano Scaramelli (Italia viva) ha risposto subito al capogruppo del Pd Ceccarelli: “C’è stata una discussione franca, dove i toni non hanno mai superato quelli del rispetto reciproco in un confronto serrato. Di fatto abbiamo mantenuto ferme le nostre posizioni. Noi stiamo là, dove abbiamo fatto un accordo di programma che prevedeva alcune questioni. Non voteremo questo incremento delle tasse – ha proseguito - perché non lo condividiamo nel metodo, nel merito, ma anche nella gradualità”.

Scaramelli ha confermato che “siamo distanti, ma ho visto segnali di avvicinamento. C’è un impegno, che non so se si tradurrà in un ordine del giorno, vengo da una scuola di partito per cui una stretta di mano fa fede a quell’impegno: se le risorse per cui combattevamo arriveranno, verranno destinate complessivamente alla riduzione di quell’aumento che oggi i colleghi del Pd si assumono la responsabilità di dover fare, non contro sé stessi – afferma –, né contro i toscani, ma a tutela del presidente Giani”.

Italia viva, ha detto ancora Scaramelli, proponeva “di attendere prima di prendere questo provvedimento, saremmo stati disponibili nei mesi prossimi, qualora il Governo Meloni avesse costretto la Regione Toscana a farlo. La divergenza non vuol dire che non siamo consapevoli della necessità di queste risorse: abbiamo proposto altre questioni, che non sono state accolte. Oggi siamo arrivati vicini a un punto di caduta, poi scongiurato. Allo stesso tempo – ha concluso Scaramelli – dico: nessuno scappi dalla responsabilità rispetto a quello che sta succedendo.

Non lo facciano le forze del centrodestra che esprimono un Governo a livello nazionale. Se c’è una legge deve essere rispettata, qualora il contenzioso in Corte costituzionale non trovi una soluzione positiva, ognuno dovrà prendersi le proprie responsabilità: quei soldi sono dei cittadini toscani”.

Il voto sugli altri atti che compongono la Manovra di Bilancio della Regione saranno votati nel corso della seduta notturna ce è convocata per le 20,20.

“La Regione, sorda a ogni richiamo, ha scelto di aumentare le tasse ai toscani. E’ un grave errore, di cui Giani e la sua giunta dovranno assumersi la responsabilità. Da oggi la Cisl metterà in campo una mobilitazione su tutti i territori, fino ad una manifestazione regionale nelle prossime settimane; perché tutti i toscani sappiano quanto è ingiusta questa scelta e possano dimostrare la loro contrarietà.”

A dirlo è il segretario generale della Cisl Toscana, Ciro Recce, dopo l’approvazione da parte del Consiglio regionale della Toscana dell’incremento dell’addizionale Irpef.

“Un errore nella sostanza e nella forma” dice Recce. “Che c’erano problemi di bilancio non lo ha scoperto ieri e dunque il presidente avrebbe dovuto affrontarli per tempo, trovando le risorse nelle pieghe di bilancio piuttosto che mettere le mani in tasca ai soliti noti, lavoratori dipendenti e pensionati che le tasse le pagano fino all’ultimo centesimo. Ed avrebbe dovuto coinvolgere le forze sociali ed economiche per studiare assieme come affrontare le difficoltà. Invece ha scelto di forzare, andando avanti da solo e spaccando quella coesione sociale che è sempre stata, invece, punto di forza della società toscana. E’ un errore molto grave.”

Da domani prenderanno il via le iniziative e i volantinaggi sui territori. Primi appuntamenti domani mattina a Massa, dalle ore 10, davanti al teatro Guglielmi e a Firenze, dalle 10 alle 11,30, davanti al NIC di Careggi. Altre iniziative saranno attivate nei giorni successivi, mentre la Cisl Toscana chiederà di incontrare le forze politiche e i Gruppi consiliari, per spiegare la propria contrarietà all’aumento delle tasse. E sta già lavorando all’organizzazione di una manifestazione regionale a Gennaio.

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