Firenze – È iniziato in Consiglio regionale il dibattito sul pacchetto finanziario composto dalla Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza regionale (Defr), alla legge di stabilità 2024, al collegato alla legge di stabilità e al Bilancio di previsione finanziario 2024 - 2026.
Elisa Tozzi (FdI) ha affermato che è necessario recuperare il rispetto dell’Aula e la capacità programmatoria. “Non si vogliono comprendere le cause del dissesto della sanità – ha aggiunto –, questo creerà problemi anche in futuro”, e ha avanzato il dubbio che in Toscana non sia mai stata fatta una rinegoziazione dei prezzi delle forniture.
Andrea Ulmi (Lega) ha ribadito che, secondo lui, “l’aumento che ci viene propinato come un una tantum o riusciamo a scongiurarlo subito o diventerà definitivo”. Ha avanzato poi una serie di proposte per la sanità, a partire dalla riorganizzazione dei piccoli ospedali e dal far diventare operative le Case di Comunità, oggi vuote o semivuote.
Maurizio Sguanci (Iv) ha chiesto “se sia questo il momento più opportuno per aumentare le tasse, con tanta gente in sofferenza”. “Decidiamo di aumentare le tasse – ha commentato – senza aver fatto una revisione della spesa, ed essendo a tutti gli effetti ancora creditori per il meccanismo del payback”.
“La Cisl non è disponibile ad accettare supinamente l’aumento dell’addizionale Irpef deciso dal presidente della Regione e metterà in campo tutto quanto possibile per esprimere la propri contrarietà, a cominciare da una serie di iniziative sui vari territori della Toscana.” A dirlo è il segretario generale della Cisl Toscana, Ciro Recce, che ha diramato oggi una circolare alle strutture territoriali e alle categorie della Cisl della Toscana per mobilitare l’organizzazione contro l’aumento delle tasse, in discussione in Consiglio Regionale.
Nei prossimi giorni, da oggi a fine anno, saranno le strutture territoriali della Cisl ad attuare volantinaggi e presidi nelle varie città toscane. Nel frattempo la Cisl regionale si attiverà per organizzare altre iniziative da attuarsi nelle prossime settimane.
“Il presidente Giani – dice Recce - ha deciso, in perfetta solitudine, di mettere le mani nelle tasche dei toscani, in un momento in cui tutti gli osservatori e le ricerche segnalano la difficoltà di molte famiglie a fare fronte all’aumento generalizzato dei costi. E lo ha fatto oltretutto senza alcun confronto con le forze sociali ed economiche. Non abbiamo intenzione di accettarlo in silenzio e faremo sapere a tutta la Toscana che questa è una scelta ingiusta.”