“In vista della ‘fase 2’, non possiamo non dirci preoccupati per la situazione sui mezzi pubblici. Proprio oggi pomeriggio, un autista Ataf è stato aggredito da un uomo straniero appena uscito dalla Caritas di via Baracca che non indossava la mascherina ed è stato per questo invitato a dotarsene per restare a bordo. L’uomo si è rifiutato di rispettare la regola e ha cominciato a inveire contro passeggeri ed autista, prendendo a calci e pugni il mezzo, ed è poi scappato mentre l’autista chiamava col proprio cellulare la Polizia”. Lo racconta il capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi.
“La situazione alla Caritas di via Baracca è una bomba ad orologeria. La recente crisi ha causato un aumento di afflusso alla mensa ed è praticamente impossibile far rispettare le norme di distanziamento e di protezione – aggiunge Draghi –. Come si fa a garantire la sicurezza e la civile convivenza in zona? E come si può evitare l'affollamento sui mezzi Ataf? Occorre dare risposte ai cittadini”.
“Da parte di Fratelli d’Italia piena solidarietà al lavoratore aggredito” conclude il capogruppo di centrodestra.
Gli RLS e la RSU di Ataf gestioni in una nota sottolineano che la situazione oramai è "divenuta insostenibile e che sicuramente andrà peggiorando a partire dal 4 maggio con l’inizio della FASE 2". Poi il racconto da parte dei sindacalisti dell'epidodio. "Ci racconta un collega (purtroppo non è la prima volta che ci giungono notizie di questo tipo), che giunto alla fermata Baracca Gori della linea 56 di fronte alla Caritas, viaggiando già oltre il limite della capienza con circa 15 persone a bordo, trovando altre 10/12 persone di cui una senza la mascherina obbligatoria, invitava il signore ad indossarla, questo lo aggrediva sia con offese pesanti, ed anche con calci e pugni per fortuna solo alla vettura".