Laurearsi a Firenze significa poter entrare nel mondo del lavoro in tempi più brevi, maturare esperienze di tirocinio e svolgere un impiego più facilmente anche durante il corso degli studi. Sono queste alcune delle informazioni sul profilo e la condizione occupazionale dei laureati dell’Università di Firenze contenute nel rapporto 2019 di Almalaurea. L’indagine condotta dal consorzio interuniversitario e riferita al 2018 evidenzia un trend positivo che l’Ateneo sta consolidando nel tempo.
Secondo il rapporto, tra i dottori triennali che non hanno proseguito il percorso formativo (e quindi non si sono iscritti a un corso di laurea magistrale) gli occupati, a un anno dal titolo, sono il 74,2% (erano il 72,6% due anni fa e il 70% nel 2017), mentre il dato nazionale si ferma al 72,1%. L’indagine ha coinvolto 4.467 laureati triennali del 2017 contattati a un anno dal titolo. Saldo positivo anche per quel che riguarda i laureati di secondo livello. A un anno dal titolo, lavora il 73,8% a fronte del 69,4% della media nazionale.
Tra gli intervistati cinque anni dopo il conseguimento del titolo, la percentuale di occupati sale all’86,7%, mentre si attesta all’85,5% a livello italiano. L’indagine 2019 ha coinvolto 3.594 laureati di secondo livello del 2017 e 3.421 laureati di secondo livello nel 2013. Circa i settori di impiego, dal rapporto di Almalaurea emerge che il 70,8%% dei laureati è inserito nel settore privato, il 24,6% nel pubblico. La restante quota lavora nel non-profit (4,6%). L’ambito dei servizi assorbe il 77,6%, mentre l’industria accoglie il 20% degli occupati.
Minoritaria, invece, la quota di chi lavora nel settore dell’agricoltura (1,6%). L’indagine comprende anche le performance formative dei laureati. In questo ambito, spicca la percentuale dei tirocini riconosciuti dal corso di studi (nel 65%,9 dei casi a Firenze a fronte del 59,3% delle altre sedi). Significativo, inoltre, il dato di quanti hanno già all’attivo un’esperienza di lavoro al momento della laurea: si tratta del 70,3% dei dottori fiorentini, contro il 65,4% dei laureati italiani.
Da rilevare, infine, la percentuale di laureati stranieri che all’Università di Firenze tocca il 4,8% (il dato nazionale è del 3,5%). Migliora infine il dato dei laureati Unifi che terminano l’università in corso: sale al 43,9%, era al 42,2% secondo il rapporto del 2018 ed era fermo al 40% nel 2017.
57 corsi di laurea triennali, 9 corsi magistrali a ciclo unico e 70 magistrali. Sono i numeri dell’offerta formativa dell’Università di Firenze per il prossimo anno accademico, che è possibile consultare online. Nel 2019/2020 partono tre nuove lauree magistrali: Ingegneria gestionale, Advanced Molecular Sciences (in lingua inglese) e Biologia dell’ambiente e del comportamento.
Per gli ultimi due corsi sono previste borse di studio che finanzieranno il percorso degli iscritti fuori sede. Cinque nuovi corsi a doppio titolo, inoltre, si avviano nel prossimo anno accademico e portano a 30 ipercorsi internazionali proposti dall’Ateneo. In questo ambito, si rafforza in Unifi la collaborazione con l’università cinese Tongji di Shanghai, attiva per due corsi a doppio titolo.
I nuovi corsi di laurea magistrale
La laurea magistrale in Ingegneria gestionale è il frutto di un intenso confronto dell’Ateneo con il mondo industriale, le associazioni di categoria e le realtà del territorio. Accanto alla gestione della filiera produttiva, il piano di studi del corso - al quale si può accedere dopo le lauree triennali in Ingegneria gestionale, Ingegneria meccanica e Ingegneria informatica - include le competenze necessarie per affrontare le sfide dell’industria 4.0 e approfondire la digitalizzazione dei processi. La figura professionale, molto richiesta nelle imprese e nelle pubbliche amministrazioni, si occuperà di personale, macchine e impianti, così come di innovazione e risorse economiche e finanziarie, con competenze sull’automazione e le nuove tecnologie, l’analisi dei big data e la supply chain, la catena di distribuzione di un prodotto dal fornitore al cliente. Gli altri due corsi di laurea magistrale fanno parte dell’offerta formativa della Scuola di Scienze matematiche, fisiche e naturali. Il corso Advanced Molecular Sciences è progettato interamente in inglese e arricchisce l’offerta formativa delle lauree magistrali - 10 in tutto, tra corsi e singoli indirizzi - in quella lingua. Il corso fornisce una visione globale della chimica dei materiali e delle scienze della vita, che permetterà ai laureati di esercitare attività professionali e funzioni di elevata responsabilità nei settori dell'industria - per la progettazione, sintesi e caratterizzazione dei nuovi materiali - della salute, dell’alimentazione, dell'ambiente, dell'energia, della sicurezza, dei beni culturali e della pubblica amministrazione. A sostegno degli studenti fuorisede che si iscriveranno al corso - grazie al finanziamento riconosciuto dal MIUR al Dipartimento di Chimica come dipartimento di eccellenza -, per 4 anni, saranno bandite 10 borse di studio del valore di 10.000 euro. La magistrale in Biologia dell’ambiente e del comportamento combina lo studio di ecologia ed etologia e occupa una "nicchia" formativa offerta in atenei internazionali di eccellenza, a oggi scarsamente rappresentata a livello nazionale. Il laureato potrà svolgere attività scientifica e professionale nel campo della gestione della fauna selvatica e del monitoraggio del benessere degli animali negli allevamenti o in cattività.
Potrà inoltre svolgere attività professionale in istituti di formazione,università, redazioni e media coinvolti nella divulgazione scientifica dei risultati delle ricerche. Per gli iscritti fuorisede del corso - grazie al finanziamento riconosciuto dal MIUR al Dipartimento di Biologia come dipartimento di eccellenza - saranno bandite 15 borse di studio del valore di 3.500 euro.
I nuovi percorsi internazionali
Nel prossimo anno accademico si contano 5 novità fra le lauree che portano a un doppio titolo, per un totale di 30 percorsi internazionali, dei quali fanno parte le lauree magistrali a ciclo unico in Giurisprudenza italo-francese e in Giurisprudenza italo tedesca che danno ai laureati il titolo congiunto. Nella laurea triennale in Lingue, letterature e studi interculturali, per il curriculum Studi bilaterali: italo-ungheresi sarà possibile conseguire il doppio titolo grazie alla convenzione con l’Università Debreceni Egyetem.
Nell’ambito della laurea magistrale in Architettura, sarà attivo il curriculum Architectural Design, in accordo con la Tongji University di Shanghai. La laurea magistrale in Finance and Risk Management-Finanza e gestione del rischio inaugura due percorsi a doppio titolo: con laScuola Nazionale Superiore d'Informatica per l'Industria e l'Impresa (ENSIIE) di Evry (Francia) e con l’Università di Economia di Katowice (Polonia).
La magistrale in Lingue e letterature europee e americane si arricchisce del nuovo curriculum bilaterale italo-francese in Teoria e pratica della traduzione, grazie alla convenzione con l’Università Paris 8 Vincennes-Saint-Denis.
Collaborazione tra l’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche ed il Dipartimento di Architettura
L’istituto di Scienze Militari Aeronautiche (ISMA) e l’Università degli studi di Firenze – Dipartimento di Architettura (DIDA) hanno stretto un accordo di studio e ricerca finalizzato a sviluppare qualificata attività di valorizzazione del patrimonio culturale della città di Firenze ed in particolare del territorio del parco delle cascine. Le attività si svilupperanno conducendo ricerche specifiche e sperimentazioni tramite l'applicazione pratica delle diverse metodologie di rilevamento, dalle tradizionali a quelle digitali più avanzate. In particolare il Generale di Brigata Aerea Vincenzo Nuzzo, ha evidenziato come l’Intelligenza Artificiale, potrà permettere di ottimizzare l’utilizzo delle infrastrutture e delle risorse finanziarie consentendo di raggiungere traguardi ad oggi impensabili.