Ore decisive per la trattativa tra M5S e Pd per formare un nuovo governo. In mattinata il vertice previsto a palazzo Chigi tra Giuseppe Conte, Luigi Di Maio, Nicola Zingaretti con Andrea Orlando in calendario alle 11:00 viene annullato. Poi, nel pomeriggio, la schiarita. Confermata dal dem Andrea Marcucci: "La trattativa è ripartita; diciamo che sono più ottimista. Passi in avanti? Direi di sì" dice arrivando al Nazareno. Ma Alessandro Di Battista, su Facebook, dice "No ai Benetton, no a Malagò, no ai conflitti di interesse".
"Io dico a Pd e 5Stelle, che si trascinano nella contrattazioni di poltrone, se volete fare allora fate in fretta, altrimenti andiamo al voto che è la cosa più democratica". Così Matteo Salvini, nel corso di una diretta Facebook dal Viminale
"Sono profondamente convinto che la voce dei grillini fiorentini sia corrispondente alla voce dei pentastellati in tutta Italia. Basta guardare la pagina e Movimento Cinque Stelle Firenze per vedere tutte le reazioni di sgomento e rabbia della gente. Frasi che chiaramente esprimono la volontà di non fare accordi con quei Partito Democratico che è stato sempre messo all'indice come un nemico dal movimento oggi guidato da Luigi Di Maio, parole che accusano di viltà e di trasformismo. Io sono pienamente convinto che il popolo pentastellato non avallera' mai a Firenze , come in Italia, la nascita di una mostruosità come il governo giallo rosso(o, con un po’ di onestà intellettuale, giallo-rosa visto che quelli del Partito Democratico sono abbastanza sbiaditi come comunisti, almeno dal punto di vista formale). Oggi si chiede ai Cinque Stelle di rinnegare se stessi e di diventare un’altra cosa, qualcosa di informe ed ideologicamente confuso che causerebbe un danno non solo di immagine ma anche e soprattutto di sostanza al loro Movimento".
Dichiara il segretario provinciale della lega di Firenze Alessandro Scipioni. " Matteo Salvini è riuscito a mostrare al popolo italiano Il vero volto di coloro i quali sarebbero disposti a fare qualsiasi cosa pur di mantenere la poltrona. Perciò appaiono grottesche le dichiarazioni del consigliere De Blasi, che mette alla base della disponibilità a collaborare quella che dovrebbe essere una totale marcia indietro del Partito Democratico su quelle infrastrutture che si è sempre vantato di sostenere. Questa è un alleanza innaturale e, differentemente da quanto auspica De Blasi , sarebbe l'anima del cambiamento dei pentastellati ad essere sacrificata, non certo la strategia di un partito di potere come quello che si sta facendo trainare da Renzi, addirittura a dispetto di un congresso dove era stato messo da parte".