(DIRE) Firenze, 27 apr. - In tutti i mezzi del trasporto pubblico di Firenze da lunedì arriverà la separazione di flussi in salita e in discesa, il conteggio dei passeggeri in salita e filtri per misurare la temperatura corporea prima di salire in tram. Resta confermato l'obbligo di mascherine, favorendo però l'utilizzo dei diffusori di disinfettanti, ma anche l'identificazione dei posti a sedere e in piedi (modello su cui sta lavorato il ministero dai Trasporti sulla base di coefficienti di riempimento).
Inoltre a bordo sarà presente del personale chiamato a controllare il distanziamento interpersonale e il contenimento della capacità massima stabilita.
Sono alcuni dei punti elencati nel piano per i trasporti, a cui stanno lavorando il Comune e la Città metropolitana. Sulle fermate del tram "scatteranno le verifiche anti assembramento, dove è già prevista la presenza di personale", assicura il sindaco Dario Nardella, pratica però, quasi impossibile alle fermate dei bus, visto il numero eccessivo di paline presenti in città. Per questo ci saranno dei controlli a campione, ma soprattutto "stiamo ipotizzando anche l'uso della videosorveglianza del Comune, attraverso il software già disponibile, per individuare le fermate dove più frequentemente ci sarà del sovraffollamento".
Altro aspetto cruciale che investe la sicurezza sanitaria del tpl è quello delle sanificazioni. E qui Nardella lancia quella che potrebbe essere una novità, ovvero l'utilizzo dell'ozono, una strada per ora in fase di studio. "Stiamo verificando non solo la sanificazione a fine corsa, o comunque più volte al giorno, ma anche lungo il tragitto attraverso l'ozono, come stanno testando i nostri ingegneri. Il suo uso presenta molti vantaggi: anzitutto può essere prodotto sul posto, con dei generatori portatili, e si decompone in ossigeno subito dopo aver ossidato gli agenti patogeni. Tra l'altro, stiamo verificando l'utilizzo di queste macchine anche per gli uffici pubblici, perché costa molto meno della sanificazione tradizionale".
Sempre sul fronte sanitario, si pone il 'dilemma' sui condizionatori a bordo, con il caldo estivo alle porte. "In questa fase- precisa- la soluzione potrebbe essere quella di viaggiare con i finestrini aperti. A condizionatori spenti", quindi, "finché sar appurato che l'utilizzo degli impianti di condizionamento senza alcun intervento non sia consigliabile per la sicurezza sanitaria".
C'è poi il tema della misurazione della temperatura ai passeggeri. Per Nardella la procedura "sarà rapida. Il rallentamento non sarà particolarmente rilevante, anche se bisognerà tenerne conto". Un filtro, in sostanza, sulle banchine del tram per cui "pensiamo di utilizzare del personale diverso da quello dell'azienda, che farà i controlli sul mezzo. Stiamo cercando di trovare la soluzione che possa agevolare la misurazione della temperatura con i termoscanner e la possibilità di indirizzare i passeggeri verso i punti di salita", spiega l'assessore alla Mobilità, Stefano Giorgetti.
Per quanto riguarda il personale a bordo, l'azienda Ataf che ha palesato diverse perplessità. Tuttavia per Nardella si tratta di "un punto cruciale". Come Comune, aggiunge Giorgetti, "proponiamo il controllore a bordo, soprattutto per verificare il numero dei saliti e la disposizione dei passeggeri". Questa mansione, infatti, "non puo' essere fatta dall'autista". Ci sarà, infine, anche l'aiuto della tecnologia: "I dati sui numeri dei passeggeri presenti a bordo potranno essere comunicati agli utenti in attesa attraverso l'app per l'infomobilita' If, che stavamo sperimentando e che a questo punto prevediamo di lanciare nella fase due".