Firenze, 24-2-2016- Scendono di nuovo in sciopero i circa 1.300 lavoratori delle aziende del gas della Toscana, che rischiano con le gare per l’affidamentodel servizio di perdere diritti e (tanti) denari. Con le norme attuali infatti, in caso di subentro di una nuova ditta,risulterebbero neoassunti (perdendo quindi diritti e salario) anche continuando a fare lo stesso lavoro nello stesso luogo e dovrebbero pagarsi (si parla in molti casi di decine di migliaia di euro) la ricongiunzione da Inpdap a Inps dei contributi previdenziali versatiin passato, se non vogliono perderli.Lo sciopero di otto ore è stato proclamato unitariamente da Femca-Cisl, Filctem-Cgil e Uiltec-Uil in tutta la Regione (divisa in11 ambiti) e riguarda i lavoratori di 2i Rete Gas, Asa, Estra, Gergas, Gesam, Italgas, Toscana Energia.
Domani giovedì 25 febbraio si svolgerà lo sciopero dei lavoratori delle aziende del gas della Toscana. Saranno interessate le sedi toscane di 2i Rete Gas, di Asa, del Gruppo Estra, di Gergas, di Gesam, di Italgas e di Toscana Energia (in tutto si tratta di quasi 2mila lavoratori). Filctem-Cgil Femca-Cisl Uiltec-Uil hanno provveduto a riprogrammare per domani giovedì 25 febbraio l’iniziativa di sciopero, precedentemente prevista per il dicembre scorso e sospesa in seguito alla convocazione delle Organizzazioni Sindacali e delle associazioni datoriali presso il Mise. Incontro che però non ha prodotto gli avanzamenti auspicati dalle lavoratrici e dai lavoratori del settore.
Con l’iniziativa di sciopero, spiega Fabio Berni (segretario Filctem Cgil Toscana), “i lavoratori del gas della Toscana richiedono alle istituzioni di governo locale e nazionale, e alle aziende del settore, di dare risposta ai problemi riguardanti le garanzie occupazionali, la gestione del rapporto di lavoro e a quelli di natura previdenziale che si verificheranno in caso di passaggio di gestione del servizio di distribuzione gas. Filctem Femca e Uiltec hanno infatti ribadito i motivi di forte preoccupazione per le sorti dei lavoratori delle aziende di distribuzione del gas, in conseguenza dello svolgimento delle previste gare di appalto che dovranno essere bandite nella Regione da parte delle amministrazioni locali”. “Infatti - prosegue Berni - se i comuni capoluogo non dovessero inserire nei bandi di gara garanzie analoghe all’art.
2112 del Codice Civile, l’affidamento del servizio di distribuzione del gas - invece che avvenire sulla base del miglioramento della qualità del servizio, dei livelli di sicurezza, delle estensioni e degli investimenti e sul contenimento delle tariffe per i cittadini e le imprese - avverrebbe sulla compressione dei diritti normativi e sul peggioramento delle condizioni retributive e previdenziali dei lavoratori. In questo modo rischierebbe di verificarsi anche una pesante e non consentita distorsione della parità di condizioni (prevista dalle normative in vigore) per le aziende che dovessero partecipare alla gara, favorendo quelle che operano fuori dal territorio e penalizzando le attuali gestioni”.
“E’ assurdo che un lavoratore che non cambia niente del suo lavoro, se non il nome della ditta, sia considerato un neoassunto –dice Massimo Guerranti, segretario regionale della Femca-Cisl - . La legge deve porre rimedio a questo ingiusto paradosso. In alternativaci deve essere la disponibilità del pubblico che bandisce le gare a risolvere il problema. E’ già avvenuto a Biella e a Perugia, conaccordi che riconoscono ai lavoratori adeguate clausole di garanzia.Qui in Toscana invece tutto tace, nonostante le segnalazioni, i presidi, le richieste di incontro, gli scioperi: la politica e leistituzioni della nostra regione fanno orecchie da mercante e le gare si avvicinano sempre più. E non parliamo di ipotesi astratte. APrato, dove il passaggio da Estra a Toscana Energia è già avvenuto, questo scenario è già realtà.”
E' con queste richieste, da portare all’attenzione dei comuni capoluogo di provincia che svolgeranno il ruolo di stazione appaltante nelle gare gas, che domani giovedì 25 febbraio sciopereranno le lavoratrici e i lavoratori del gas della Toscana.