Prorogare le scadenze degli strumenti urbanistici in modo da permettere di coniugare i tempi necessari per la gestione del percorso partecipativo e le misure di distanziamento sociale imposte dall'epidemia; aprire un confronto con il Comune di Firenze, e gli altri eventuali Comuni interessati, per individuare di concerto politiche di gestione del territorio volte, tra le altre cose, ad incrementare la resilienza verso i fenomeni sanitari. Sono gli impegni che sollecita alla Regione una risoluzione di iniziativa Pd con oggetto “Proroga delle scadenze degli strumenti urbanistici del Comune di Firenze e nuove politiche per incrementare la resilienza della città”, approvata nella seduta odierna del Consiglio comunale.
Inserire nel percorso partecipativo propedeutico alla stesura dei strumenti urbanistici il tema della resilienza della città nei confronti dei fenomeni sanitari che si sono manifestati in seguito alla pandemia da Coronavirus e recepire l’esito di questo lavoro all'interno del nuovo Piano Strutturale e del nuovo Piano Operativo, aggiornare e coinvolgere Consiglio comunale e commissioni in questo lavoro, continuare nel monitoraggio dell'efficacia dei provvedimenti individuati anche sul tema della resilienza verso i fenomeni sanitari, per tutto il periodo di validità dei nuovi strumenti urbanistici, per permettere, se necessario, modifiche volte a migliorarne l'efficacia dell'azione.
A questo invece l’atto impegna la Giunta e il sindaco.
“Coerentemente con il cronoprogramma definito nel documento nel Documento di Avvio del procedimento per la redazione del nuovo Piano Operativo e per la variante del Piano Strutturale cosi come illustrato nella Commissione congiunta dello scorso 6 Marzo 2020, nel mese di Aprile avrebbe dovuto iniziare la fase partecipativa sugli strumenti di pianificazione urbanistica caratterizzata da un calendario molto articolato di confronti con il territorio e tutti gli stakeholdersInteressati. – spiegano Armentano e Pampaloni – Una fase che risulta particolarmente complessa e critica da svolgersi in un periodo di post-pandemia caratterizzato comunque dalla necessità di mantenere comportamenti che mal si coniugano con una vera partecipazione.
Tenuto conto che in base al relativo DPCM i procedimenti amministrativi sono sospesi nei termini tra il 23 febbraio e il 15 aprile e che la Regione ha esteso tale provvedimento agli atti di sua competenza, pensiamo giusto sollecitare una proroga per permettere il necessario svolgimento di questo percorso. Altro tema su cui vogliamo porre l’attenzione è quello della resilienza della città nei confronti di fenomeni sanitari gravi com’è stata questa pandemia e riteniamo importante inserirlo come fattore portante nell’elaborazione degli strumenti urbanistici e in generale delle politiche da attuare in questo e ogni settore oggi e in futuro”.