Leonard Bundu torna in Inghilterra il 1 Agosto 2014 vincendo ancora una volta. Gavin, il suo avversario, stavolta riesce a terminare ai punti. A leggere i cartellini dei giudici: due a favore di Bundu per un punto ed uno a favore di Gavin per tre punti, sembrerebbe una vittoria sofferta, ma noi che c'eravamo, - tv italiana incredibilmente assente - sappiamo che si tratta di un’altra vittoria piena.
Il match si svolge in un vecchio teatro, struttura per lo più in legno. Nelle fasi più concitate i quattromila inglesi, che avevano occupato interamente il loggiato, fanno un baccano d'inferno battendo le mani contro il parapetto. Anche in platea in quei momenti si assiste al match in piedi. Solo gli annunci, a tornare seduti dello speaker, riportano un po’ di calma. Nelle pause di silenzio una trentina di tifosi italiani si fanno sentire dal nostro Leo che ce ne darà conferma a fine battaglia.
Al termine del match molti tifosi inglesi fanno i complimenti ai sostenitori italiani riconoscendo il valore sportivo di Leonard con strette di mano e pollici alzati. Una grande soddisfazione per chi aveva deciso, in pieno periodo di ferie e di crisi, di essere comunque al fianco di Leonard, incassando orgoglioso quei complimenti mentre era intento a digitare i messaggi di vittoria agli amici che non erano riusciti a collegarsi allo streaming, rimasta unica fonte di comunicazione visiva dall’Inghilterra.
Anche stavolta il suo avversario era più giovane e nel corso del match non è stato affatto sportivo: trattenute, prese di lotta e il paradenti sputato volontariamente dopo aver subito l’atterramento nella sesta ripresa. Un atteggiamento mai sanzionato dall’arbitro, nuovamente Leonard ha risposto con un sorriso ironico e il suo pugilato, che a 40 anni lo portano a disputare il mondiale ad Interim contro l’astro nascente del pugilato mondiale, Keith Thurman. L’americano detto One Time, per le sue potenzialità di picchiatore che lo portano ad essere letale con un solo colpo. Ma le insidie per Leonard non provengono solo dall’avversario, che Leo affronta il 13 Dicembre 2014.
A Las Vegas il nostro Leo non è accolto come l’imbattuto campione d'Europa che a 40 anni aveva messo in riga la concorrenza spietata di due giovanotti inglesi, ma come un pugile vecchio che avrebbe impiegato poco tempo ad andare KO con il giovane picchiatore americano. Così Leo inizia il match come al solito, cercando di portare colpi ma Thurman risponde bene ed alla prima replica lo manda knock down. L’atterramento, il carico emotivo della vigilia e l’atteggiamento di Thurman, peseranno tantissimo nel proseguo del match.
Leo è sicuro che comunque riuscirà a scambiare con un avversario a cui piace picchiare a centro ring. Infatti riesce a centrare l’americano con un paio di ganci; ma poi, dopo la quarta ripresa, l’americano inizia a girare ed a boxare di rimessa. La tattica di Thurman sorprende Leo - sorprende tutti - lasciandogli un po' di amaro in bocca, “avrei dovuto fargli più pressione, tagliargli la strada, sotto sotto credo di essermi anche un po' accontentato. Nonostante quello che dicevano tutti, non sarebbe riuscito a mettermi KO”.
E così Leo torna dall'Americ con la prima sconfitta in carriera, ma anche con l’opportunità di tornarci per dimostrare appieno il suo valore, almeno queste sono le notizie americane.
Il ritorno di Leo in America è fissato per 26 Giugno del 2015. Per l’occasione Leonard affronta il messicano Pablo Munguia. Il match si svolge nello stato di Washington ed previsto sulla distanza delle dieci riprese, che poi nella realtà saranno 8. Las Vegas è lontana, gli organizzatori americani hanno previsto per la carriera di Leo un incontro interlocutorio, nel caso di vittoria convincente, Bundu combatterà nuovamente con un avversario importante, torna fuori il nome di Guerrero già fatto in precedenza.
Se per Bundu vs Thurman c’era stata la diretta tv con tanto di grande schermo al Mandelaforum, per il match con Munguia gli appassionati italiani si sono dovuti aggrappare alla speranza di beccare lo streaming del match. La sera del match, Antonella - la sorella del campione, posta un link che promette la visione del match. In tanti ci svegliamo nel cuore della notte speranzosi di vedere il match, ma nessuno vedrà oltre la schermata nera e fissa che il pc ci propina. Ci si attacca al social attivo di Antonella, che alle quattro e venti del mattino posta la vittoria di Leo ai punti. Verdetto unanime e punteggio larghissimo per Leo, la vittoria prima del limite sfugge sole per le doti da incassatore del messicano.
Nove da Firenze sfrutta la corrispondente americana ed inserisce on line la notizia alle quattro e trentanove, in breve si registrano centinaia di visualizzazioni e like. Firenze, ed un po’ d’Italia, risponde presente anche nel cuore della notte.
Qualcosa deve essere andato storto fra quello che il manager di Leo ed il campione speravano e quello che gli americani hanno offerto per continuare l’attività americana. Il 29 di Dicembre del 2015, Loreni - il promoter di Leo - vince l’asta per l’europeo con Branco e la redazione di Nove pubblica un breve pezzo, aggiungendo a quella notizia, il particolare che la sfida europea si terrà a Firenze. In breve mille like e tante visualizzazioni.
Niente America, niente speranze vane. Leo ritorna a Firenze e Firenze sarà presente per GRIDARE BUNDU BOMAYE A TUTTI QUANTI.