Un altro sabato intasato. Nei giorni scorsi alcuni dati hanno fatto sospirare i cittadini del centro storico, la notizia delle centinaia di multe elevate con l'ausilio della tecnologia ha lasciato intravedere uno spiraglio di speranza. Arriva un nuovo sabato però ed il centro storico non dorme, in tanti si affacciano alle finestre per fotografare le auto in sosta sui marciapiedi, in doppia fila, incolonnate al centro della strada, per cercare di catturare in uno scatto e trasmettere sui Social non solo le sagome dei veicoli ma anche il rumore dei motori, le voci ai finestrini, i suoni acuti nella notte di chi tenta di uscire dal parcheggio con mille manovre o addirittura in retromarcia abbandonando una zona pedonale. Nei gruppi i commenti non si placano, da chi dorme sulla strada a chi non è riuscito a rincasare a causa delle auto parcheggiate troppo vicine una all'altra, tanto da non lasciare spazio ai pedoni, forse un tentativo di solidarietà inconsapevole volta ad occultarsi l'un l'altro la targa per sfuggire al Grande Fratello della Polizia Municipale.
Tra chi prende parte alla discussione non mancano gli operatori ecologici fiorentini che lamentano l'impossibilità di intervento all'indomani di una notte di Movida costretti ad inserirsi là dove non si arriva con buona pace dello sweepy jet e della pulizia stradale comoda. L'occhio elettronico dello street control permette infatti agli agenti di elevare contravvenzioni restando seduti all'interno del veicolo, una innovazione nel contrasto all'inciviltà degli automobilisti, un deterrente che però rischia di funzionare a scoppio ritardato.
Il proprietario del veicolo si vedrà recapitare a casa la contravvenzione, potrà prendere visione delle immagini del veicolo in sosta vietata e della targa, proprio la sua, e ricorderà il misfatto. Ma intanto, l'auto resta in strada.