Sandro Lombardi al Museo Marino Marini

Domenica 7 novembre alle 12 la lettura poetica tra Divina Commedia e versi del Novecento

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 novembre 2021 07:29
Sandro Lombardi al Museo Marino Marini

Era il 2 marzo del 1990 quando, al Teatro Fabbricone di Prato, il poeta Mario Luzi aprì la riduzione teatrale del Purgatorio dantesco da lui stesso realizzata, per la regia di Federico Tiezzi, recitando i suoi versi ispirati alla Divina Commedia. Domenica 7 novembre alle 12.00 al Museo Marino Marini di Firenze (Piazza San Pancrazio), Sandro Lombardi farà rivivere quelle suggestioni nel secondo appuntamento di “Frammenti poetici”, la rassegna di incontri con la Commedia dantesca accostata ai grandi autori del Novecento a cura di Roberto Incerti.

L’interprete, vincitore di quattro premi Ubu, si cimenterà, negli affascinanti spazi della Cappella Rucellai, con letture dal Purgatorio accompagnate da poesie del grande intellettuale fiorentino scomparso nel 2005. L’iniziativa continuerà a dicembre con frammenti del Paradiso connessi a opere di Giovanni Raboni (pochi posti disponibili, necessaria la prenotazione su www.museomarinomarini.it).

Pensata per un ristretto numero di spettatori raccolti in un contesto intimo, favorendo un contatto di grande intensità tra pubblico e attore, la performance di Lombardi si inserisce in una collaborazione di lungo corso col Museo Marino Marini. “Quello di Mario Luzi al Purgatorio dantesco non è stato un accostamento razionale – racconta Lombardi – sebbene Luzi abbia elaborato per la compagnia Lombardi-Tiezzi una drammaturgia tratta proprio da quest’opera.

È stata più una scelta dettata dall’intuizione, dalla consapevolezza di una profonda consonanza spirituale di Luzi con la dimensione purgatoriale: quindi il tema del viaggio, della speranza, dell’amicizia”. E continua: “Anche l’associare Pasolini all’Inferno, durante il primo appuntamento della rassegna, o Raboni al Paradiso nel prossimo, non è tanto connesso a vicende biografiche o contenutistiche, quanto al tipo di linguaggio dei due poeti italiani: quello “basso” dei versi pasoliniani che si avvicina alla dimensione linguistica dell’Inferno e quello “alto” di Raboni, che risuona nei versetti del Paradiso”.

Sempre domenica, dalle 11 alle 18, continuano gli eventi con BAMMM! Books(&)Arts @MuseoMarino Marini, mostra mercato di libri d’arte e d’artista realizzata in collaborazione con la casa editrice Centro Di, alla maniera dei bouquinistes parigini. Gli ampi e luminosi spazi del Museo accoglieranno curiosi e appassionati con un’ampia scelta di volumi introvabili, libri oggetto, rarità di design, testi autografati dai grandi artisti e dischi in vinile con copertine d’autore. In occasione dell’iniziativa, l’ingresso sarà gratuito.

Inoltre, è in corso fino al 17 gennaio 2022, nella cripta del museo, la personale del fotografo e architetto Fabio Gambina dal titolo “Simbiosi”: 25 scatti ideati appositamente per il Marino Marini che ne ritraggono ed esplorano gli interni. Gambina cattura le sculture di Marini nel contesto architettonico che le accoglie, esaltandone i dettagli in un rapporto simbiotico tra spazio e opera. La mostra è realizzata nell’ambito di “metaluce”, il programma di iniziative che, attraverso fotografia, opere d’arte e parole, rilegge il Museo stesso come luogo di interconnessione tra arti e esempio di umanesimo universale, a cura del visiting director 2021 marionanni.

Il Museo Marino Marini è nato dalla volontà di Marino e Marina Marini che, alla fine degli anni Settanta del Novecento, individuarono l’ex chiesa di San Pancrazio di Firenze come luogo ideale al quale legare la donazione di opere che l’artista, poco prima di morire, aveva fatto alla città. La ristrutturazione della chiesa, recuperata dopo secoli e ridestinata a una funzione pubblica, è stata realizzata dagli architetti Lorenzo Papi e Bruno Sacchi che hanno saputo creare un allestimento a immagine e somiglianza di quel mondo così affascinante di Marino Marini, uno dei personaggi più significativi della cultura figurativa del Novecento.

Il museo ospita 183 opere di Marino Marini: disegni, litografie, dipinti, sculture, tutte esposte al pubblico sui quattro livelli del museo. Parte integrante del museo, recuperata alla visita del pubblico dopo un lungo restauro, è una delle meraviglie del Rinascimento fiorentino: la Cappella Rucellai, capolavoro assoluto dell’architetto Leon Battista Alberti, con il Tempietto del Santo Sepolcro.

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