"Il 12 giugno si avvicina ma continua a regnare per lo più il silenzio sul referendum abrogativo sulla giustizia nato dall'iniziativa della Lega e di altri. Quella che abbiamo di fronte potrebbe essere davvero la grande opportunità per riformare un sistema giudiziario in cui, come dimostrano recenti sondaggi, non ripone fiducia il 66% degli italiani. E' una battaglia che va combattuta al di là delle appartenenza politiche ed è per questo che sento rivolgere un appello ai sindaci e agli amministratori locali di tutti i partiti affinché ci sia anche da parte loro una mobilitazione per far andare le persone alle urne.
In particolare, penso al quesito sull'abolizione del decreto Severino che da quando è in vigore ha provocato non pochi problemi agli amministratori locali, costringendoli alla sospensione e alle dimissioni dall'incarico - con tutto ciò che ne consegue in termini reputazionali - anche in presenza di una sola condanna in primo grado. Il recente caso del presidente della Lombardia, Attilio Fontana prosciolto dall'accusa di frode in pubbliche forniture per la vicenda camici rende bene l'idea di quanto chi riveste una carica a livello regionale o comunale sia esposto ai cortocircuiti di un sistema giudiziario che non funziona.
Il mio appello va a tutti i sindaci ed i consiglieri comunali di tutti i comuni, piccoli o grandi che siano: andate a votare, convincete più persone ad andare a votare e fatelo per il SI' in modo tale da cancellare l'automatismo dell'interdizione dai pubblici uffici". Lo dichiara in una nota Manfredi Potenti, deputato della Lega e responsabile del partito per la campagna referendaria per la Toscana.