Quattro pietre d’inciampo per la famiglia Lascar

Altre 13 posate prima del Giorno della Memoria. A Castellina in Chianti il ricordo di Hugo Lewin ed Erna Rosenbaum

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 gennaio 2025 15:20
Quattro pietre d’inciampo per la famiglia Lascar

Posa di 4 pietre d’inciampo dedicate a Luciana, Wanda, Ada e Umberto Lascar, nella mattina di martedì 14 gennaio 2025 in via dei Pucci 2, alla presenza dell’assessora alla Cultura della Memoria e all’Educazione Benedetta Albanese, dell’assessora alla Cultura delle Memoria e all’Istruzione della Regione Toscana Alessandra Nardini, del Presidente del Consiglio Comunale Cosimo Guccione, del Presidente del Q1 Mirco Rufilli, di Monsignor Vasco Giuliani, del Presidente della Comunità Ebraica di Firenze Enrico Fink, del Presidente della sezione Aned di Firenze Lorenzo Tombelli, della Presidente provinciale Anpi Firenze Vania Bagni, del Direttore dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell'età contemporanea Matteo Mazzoni, dei nipoti di Ada Lascar, Samuel e Nate Pollak, dei rappresentanti del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, delle autorità cittadine civili e militari.

Alla cerimonia hanno partecipato studenti e insegnanti della scuola primaria Giotto. Con la posa delle pietre d’inciampo la città omaggia le sue vittime nei campi di sterminio nazisti.

Le pietre d’inciampo, le 'stolpersteine' dell’artista tedesco Gunter Demnig, sono blocchetti di pietra, ricoperti d’ottone, incisi con i nomi dei cittadini deportati nei lager, e vengono murati nei marciapiedi davanti alle case da cui le vittime furono prelevate, o in cui abitavano prima di cercare inutilmente scampo altrove. Nel caso della famiglia Lascar, di cui non è conosciuto l’indirizzo fiorentino, è stato deciso di posare le pietre d’inciampo davanti al palazzo Pucci di proprietà dell’Arcidiocesi di Firenze dove le sorelle Luciana e Wanda furono arrestate da una pattuglia tedesca, il 26 novembre 1943, mentre partecipavano ad una riunione segreta del Comitato fiorentino di assistenza ebraico cristiano, organizzata nella sede dell’Azione Cattolica.

Il Comitato Pietre d’inciampo comprende Comune di Firenze, Aned, Anei, Comunità Ebraica, Fondazione Museo della deportazione e della resistenza, Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell'età contemporanea.“Dalla storia si impara e si costruisce il futuro – ha detto l’assessora alla Cultura della Memoria e all’Educazione Benedetta Albanese – Oggi e in queste settimane, avvicinandosi al Giorno della Memoria del 27 gennaio, portiamo avanti la posa delle pietre d’inciampo in varie parti della città.

Abbiamo voluto coinvolgere le scuole, perché l’elemento culturale di divulgazione della memoria è fondamentale; la nostra ambizione è che ciascuna scuola si prenda cura delle pietre d’inciampo che si trovano vicino alla loro zona di riferimento, proprio perché è tra le famiglie, tra le persone, dai più piccoli fino alle generazioni più adulte, che si deve portare avanti una memoria che di fatto è cultura, ma è anche visione e sguardo di democrazia verso il futuro”.

“È importante il gesto con cui Firenze, città medaglia d’oro per la Resistenza e la lotta di liberazione dal nazifascismo, sceglie anche quest’anno di omaggiare la memoria dei suoi cittadini strappati alla vita negli anni bui della persecuzione – dice il Presidente della Comunità Ebraica di Firenze Enrico Fink - Penso al sacrificio delle giovanissime sorelle Lascar e della loro famiglia, parte di quella rete di sostegno che vide insieme la migliore parte della città, laica e religiosa, cristiana ed ebraica insieme, offrire speranza a chi ne aveva ben poca.

Viviamo in un’epoca incomparabilmente più facile, eppure ancora oggi soffiano i venti delle dittature, dei populismi, del razzismo in tutte le sue peggiori manifestazioni, compreso un evidente ritorno dell’antisemitismo in forme vecchie e nuove; Firenze continua a resistere, a mostrarsi unita e compatta in tutte le sue componenti civili e religiose, in tutte le comunità e le minoranze che ne compongono il tessuto, di cui la Comunità Ebraica è orgogliosa di far parte”.Prima della Giornata della Memoria 2025 (lunedì 27 gennaio), il Comune di Firenze, assieme alle associazioni e agli enti che partecipano al Comitato Pietre d’inciampo poseranno altre 13 'stolpersteine'.Giovedì 16 gennaio alle 9 in via Duca d’Aosta saranno posate le pietre d’inciampo dedicate a Bianca Bassano Cutrì e Rita Bassano; alle 10,30, in via Ottavio Rinuccini 36, quelle dedicate ad Alfredo Spizzichino, Rina Spizzichino, Fernanda Servi Spizzichino; alle 12 in via delle Panche 142, per Iride Spizzichino Calò, Fernando Calò, Mario Calò, Sara Calò, Fiorella Calò.

Saranno presenti studenti e insegnanti delle scuole cittadine.Mercoledì 22 gennaio alle 9 in via del Paradiso 6, sarà posata una pietra d’inciampo per Vasco Poggesi; alle 10,30 in via dell’Orto 20, le 'stolpersteine' per Fiammetta Moscato e Bruno Moscato. Saranno presenti studenti e insegnanti delle scuole cittadine.

Due pietre di inciampo per ricordare i coniugi Hugo Haim Lewin ed Erna Rosenbaum, internati nel 1941 a Castellina in Chianti, nell’ex pensione Mariani in via Ferruccio, prima di essere deportati nell’aprile 1944 ad Auschwitz dove furono uccisi. Sono quelle collocate questa mattina, martedì 14 gennaio, a Castellina in Chianti, nella stessa via Ferruccio, alla presenza, fra gli altri, del sindaco Giuseppe Stiaccini, dell’assessora regionale alla Memoria della Regione Toscana, Alessandra Nardini, dei rappresentanti della Comunità Ebraica di Firenze e della sezione di Siena e degli alunni della classe terza della scuola secondaria di primo grado.

L’iniziativa è stata promossa dal Comune di Castellina in Chianti e dal Gruppo Archeologico Salingolpe, in collaborazione con la Comunità Ebraica di Firenze e la sezione di Siena, per ricordare e rendere omaggio ai due coniugi ebrei la cui storia è stata riscoperta da Claudio Biscarini durante le ricerche per il suo libro “La guerra sulle colline. Castellina in Chianti 1943-1944”.

“In un momento come quello attuale dove non manca il pericolo del revisionismo storico - ha detto l’assessora regionale alla Memoria della Regione Toscana, Alessandra Nardini - è fondamentale non dimenticare la storia e fare tesoro del passato e dei suoi errori. Ringrazio il Comune di Castellina in Chianti per questa iniziativa, chi ha compiuto questa ricerca riscoprendo la storia dei due coniugi ebrei internati qui e gli alunni della scuola secondaria di primo grado. Per non dimenticare ciò che è successo è importante partire dalla scuola, perché qui si formano i cittadini di oggi e di domani e si insegnano i valori fondamentali e il rispetto dei diritti umani e civili”.

“Ciò che ricordiamo oggi - ha aggiunto il sindaco di Castellina in Chianti, Giuseppe Stiaccini - successe con troppa facilità, scivolando nella normalità del male. Chi ha responsabilità politiche, istituzionali e scolastiche deve far capire l'importanza dei valori umani e civili per non ripetere i tragici errori del passato. Ecco perché abbiamo voluto collocare le due pietre di inciampo dedicate ai coniugi Hugo Haim Lewin ed Erna Rosenbaum, di cui conserviamo alcuni oggetti esposti nella Rocca medievale e arricchiti, oggi, da un cucchiaino donato dalla nipote dell’allora proprietaria della pensione Mariani dove Hugo ed Erna vissero prima di essere deportati ad Auschwitz”.

L’importanza delle due pietre di inciampo collocate in via Ferruccio e della presenza di alcuni alunni è stata sottolineata anche da Vito De Meo, presidente del Gruppo Archeologico Salingolpe, promotore insieme al Comune. “La storia crea ponti e relazioni e i giovani di oggi devono conoscere e saper interpretare i processi decisionali essendone parte attiva. Le persone che ricordiamo oggi, insieme a molte altre, sono state strappate alla vita e non devono essere dimenticate per non ripetere gli errori commessi in passato”.

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