Un prete cattolico attivo nella Resistenza livornese e perseguitato dai nazifascisti. È la storia di don Roberto Angeli che, per il suo impegno nell’aiutare ebrei ed oppositori politici con rifugi di fortuna e documenti falsi, fu arrestato dalla Gestapo e deportato nei Lager di Gusen, Mauthausen e Dachau. La sua storia rivive nel libro autobiografico “Vangelo nei Lager. Un prete nella Resistenza”, curato da Riccardo Bigi ed Enrica Talà, presentato in Palazzo Medici Riccardi. A fare gli onori di casa il consigliere metropolitano Massimo Fratini, coadiuvato dall’arcivescovo di Firenze Gherardo Gambelli e dal presidente dell’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea, Vannino Chiti.
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