Presentato il Premio Architettura Toscana

Arte sociale e sostenibile proiettata nel futuro

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 novembre 2023 14:23
Presentato il Premio Architettura Toscana

Firenze, 16 novembre 2023-  Un premio all’Architettura contemporanea ma con una particolare attenzione alla sua funzione come arte sociale, a cui tutta la società partecipa e nella quale si rappresenta progettando le proprie città e il proprio territorio, cercando di promuovere una qualità di vita migliore anche nei singoli aspetti del quotidiano.

Nella quarta edizione del Premio Architettura Toscana restano confermate le linee guida per la presentazione: saranno oggetto di valutazione le opere realizzate in Toscana negli ultimi cinque anni, suddivise tra cinque diverse categorie, tra cui una dedicata all’opera prima.

Promosso da Consiglio regionale della Toscana, Ordine degli Architetti PPC di Firenze, Federazione degli Architetti della Toscana, Ordine degli Architetti PPC di Pisa, Fondazione Architetti Firenze e Ance Toscana, con il patrocinio del Consiglio nazionale degli Architetti, il contest è stato presentato questa mattina nella sede del Consiglio regionale della Toscana alla presenza del presidente dell’assemblea regionale Antonio Mazzeo, del presidente del Comitato Organizzatore Tommaso Barni, oltre che del presidente dell’Ordine degli Architetti di Firenze Andrea Crociani, del presidente dell’Ordine degli Architetti di Pisa Patrizia Bongiovanni, dalla Fondazione Architetti presente con Silvia Ricceri, di tutti i presidenti della Federazione Architetti della Toscana e del vicepresidente di Ance Toscana Vincenzo Di Nardo.

Anche per questa edizione, la giuria si compone di professionisti riconosciuti ed esperti del settore: gli architetti Michel Carlana, Michele De Lucchi, Francesco Isidori e Claudia Mainardi, e la sociologa Emanuela Saporito.

Carlana è nel 2010 tra i fondatori dello studio “Carlana Mezzalira Pentimalli” ed è professore all’Università Iuav di Venezia e presso l’Università degli Studi di Genova; De Lucchi, designer, professore al Politecnico di Milano, nel 2018 direttore della rivista Domus, è Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana; Isidori, Visiting professor all’Università “La Sapienza” di Roma, ha fondato nel 2002 lo studio Labics; Mainardi, assieme al collettivo Fosbury Architecture, ha curato il Padiglione Italiano alla 18^ Biennale dell’Architettura a Venezia; Saporito, già ricercatrice presso il Politecnico di Torino, è consulente presso Labsus dove supporta pubbliche amministrazioni, istituzioni pubbliche, soggetti del terzo settore e cittadini attivi sui temi dell’amministrazione condivisa dei beni comuni.

La quarta edizione del Premio Architettura Toscana è realizzata con la collaborazione dell’azienda PB Finestre come main sponsor, azienda leader italiana nella produzione di finestre e porte di alta qualità.

Come per le edizioni passate, anche questa vuole premiare la ricerca, la qualità del fare progettuale, l’opera architettonica come strumento di rigenerazione, trasformazione del territorio, oggi più di ieri al centro del dibattito in termini di sostenibilità e di rapporto tra uomo e ambiente.

Il Premio Architettura Toscanapromuoverà quelle opere architettoniche, sia private che pubbliche, capaci di stimolare la riflessione intorno all’architettura contemporanea in quanto elemento determinante della trasformazione del territorio e in quanto costruttrice di qualità ambientale e civile, in un processo che coinvolge tanti professionisti ed attori, tutti determinanti all’interno della filiera: architetti, committenti ed imprese. Il PAT è rivolto alle opere realizzate in Toscana ultimate da non oltre cinque anni alla data di pubblicazione del bando. Possono essere candidate al premio opere realizzate da singoli architetti o in gruppo, da dipendenti pubblici o privati. A presentare la candidatura possono essere sia il progettista che la committenza, ma anche l’impresa esecutrice dei lavori.

Il premio conferma le cinque categorie: opera prima; opera di nuova costruzione; opera di restauro o recupero; opera di allestimenti o interni; opera su spazi pubblici, paesaggio o rigenerazione. I partecipanti possono candidare una sola opera per ciascuna categoria. Una singola opera può essere candidata in più categorie. La categoria opera prima, destinata alle opere realizzate da progettisti che non abbiano compiuto 40 anni alla data della pubblicazione del bando e unica con un premio in denaro di 5mila euro, vuole specificatamente valorizzare la realtà e l’attività dei giovani progettisti e aprire un focus sulle loro opportunità di crescita nel nostro territorio.

Per ciascuna categoria sarà premiata una sola opera, che riceverà un riconoscimento assegnato congiuntamente al progettista, alla committenza e all’impresa.

Le iscrizioni al bando dovranno essere effettuate tramite il modulo on-line - reperibile sul sito www.premio-architettura-toscana.it - dalle ore 12.00 di lunedì 4 dicembre 2023 sino alle ore 24.00 di lunedì 12 febbraio 2024.

La cerimonia di premiazione è in programma giovedì 13 giugno 2024 alla Palazzina Reale di piazza Stazione, sede di Ordine e Fondazione Architetti Firenze, dove sarà allestita anche la mostra dei progetti vincitori.

Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana: “Con l’avvio del percorso verso la sua quarta edizione, il Premio Architettura si consolida come punto di riferimento nella nostra Regione per una riflessione sul presente e sul futuro di questa arte così radicata nella nostra terra. C’è bisogno che la politica e le istituzioni sappiano interpretare il tempo nuovo che abbiamo davanti.

E lo facciano sia con leggi che siano in grado di assumere la sfida della sostenibilità ambientale, sia con una rinnovata capacità di committenza pubblica che grazie alle risorse del PNRR permettono di dare un volto coerente alle piazze, alle strade, agli edifici pubblici. Nel suo dialogo costante con la città costruita e con il paesaggio l’architettura si confronta con lo spirito del tempo, si fa fattore di identità territoriale, si misura con soluzioni anche ardite che tracciano il futuro.

Ecco perché guardo con grande interesse a questo Premio, dove architetti affermati e giovani che si cimentano con i loro primi progetti possono offrire spunti utili a dare corpo al disegno della Toscana che ci aspetta”.

Andrea Crociani, presidente Ordine Architetti Firenze: “Il Premio Architettura Toscana è una manifestazione che va oltre al riconoscimento ed alla celebrazione dei talenti individuali; rappresenta, piuttosto, un’occasione per esplorare il panorama della ricerca architettonica nella nostra regione. In un periodo in cui le sfide legate all’urbanizzazione, alla sostenibilità e al benessere delle comunità sono sempre più pressanti, l’architettura gioca un ruolo cruciale, contribuendo in modo tangibile al miglioramento delle stesse, garantendo che le opere architettoniche abbiano un impatto positivo sull’ambiente, siano sostenibili e promuovano la qualità della vita delle persone che le abitano o le utilizzano.

Silvia Ricceri, Fondazione Architetti Firenze: “La competenza del ruolo dell’architetto è un valore che auspichiamo possa tornare ad essere sempre più centrale nel progettare le città e gli ambienti rurali del prossimo futuro: per questo con il Premio Architettura Toscana vogliamo individuare, e premiare, chi ha compiuto questo percorso nelle nostra regione negli ultimi anni. Siamo certi che una competizione, sana e orientata al miglioramento collettivo delle nostre comunità, sia uno stimolo ulteriore per i tanti colleghi professionisti che sono impegnati quotidianamente nel portare il loro contributo ed il loro talento a sostegno di un cambiamento culturale del nostro Paese”.

Patrizia Bongiovanni, presidente Ordine Architetti Pisa: “La quarta edizione del Premio PAT testimonia un’idea vincente. Si promuove la qualità dell’architettura, ma soprattutto si valorizza la sinergia fondamentale tra architetti committenti e imprese che stimola una dialettica e un confronto aperto e paritetico: si sviluppa l’idea di bellezza, utilità e sostenibilità di ogni intervento. Si sviluppa qualità. È l’ora di un cambiamento culturale che deve trainare il nostro Paese ad apprezzare l’architettura in senso lato, che va dal singolo edificio all’architettura del paesaggio, e al bisogno di prendersene cura, anche attraverso strumenti normativi che favoriscano l’interdisciplinarietà, la qualità, la funzione e la bellezza, e non solo l’economicità. Questo è il PAT”.

Tommaso Barni, presidente del Comitato Organizzatore: “Essere giunto alla quarta edizione, per il premio, è un traguardo importante, è il segnale che si sta consolidando come iniziativa istituzionale e di dibattito sull’architettura e sulle costruzioni. Questa quarta edizione cade nel mezzo di un periodo di grande interesse per capire quale direzione prenderà il settore nel prossimo futuro, in seguito alle misure eccezionali a sostegno delle costruzioni e dei progetti legati al PNRR. Sarà interessante vedere quali segnali emergeranno e se si potrà sperare nell’inaugurazione di un nuovo ciclo virtuoso e vitale”.

Federazione Architetti della Toscana: “La Federazione Toscana Architetti rinnova la propria soddisfazione per la larga partecipazione alle precedenti edizioni del Premio Architettura Toscana quale veicolo per la valorizzazione dei principali attori dell’architettura: il progettista, il committente e l’impresa. Con la nuova edizione del 2024 si vuol continuare a promuovere l’architettura ad opera d’ingegno nella quale la società si possa rappresentare e alla quale possa partecipare attivamente attraverso la costante e continua fruizione”.

Vincenzo Di Nardo, vicepresidente Ance Toscana: “La Qualità del costruire è intrinsecamente connessa con il rispondere alle esigenze delle città di spazi, di verde, di decoro, di meno inquinamento, di servizi, di mobilità leggera e anche di ambiente più vivibile, ovvero di riqualificazione degli spazi urbani. Premiare e far conoscere, attraverso il premio, la contemporaneità progettuale contribuisce quindi a riqualificare i nostri ambiti urbani, ma vuol dire anche promuovere le qualità tecnologiche del costruire; il governo dei costi e, non ultimo, la professionalità delle nostre imprese”.

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