Prato: avviata la procedura di scioglimento del Consiglio comunale

Nominato il Commissario prefettizio per la provvisoria gestione dell’ente

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 Luglio 2025 14:32
Prato: avviata la procedura di scioglimento del Consiglio comunale

Il Prefetto di Prato, dott.ssa Michela La Iacona, a seguito delle dimissioni rassegnate dalla Sindaca di Prato Ilaria Bugetti, divenute irrevocabili in data 11 luglio 2025, ha avviato la procedura di scioglimento del medesimo Consiglio comunale ai sensi dell’art. 141, comma 1, lett. b), n. 2 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 – Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali.

Nel contempo, ricorrendo i presupposti previsti dal comma 7 del citato art. 141, con proprio provvedimento, in attesa del D.P.R. di scioglimento, ha sospeso lo stesso consesso e nominato il Commissario prefettizio nella persona del Prefetto in quiescenza, Dott. Claudio Sammartino.

“Rivolgo i miei migliori auguri di buon lavoro al commissario prefettizio Claudio Sammartino per l'importante incarico che è chiamato a svolgere alla guida del Comune di Prato. Come Partito Democratico assicureremo la massima disponibilità e collaborazione istituzionale per fare in modo che i progetti e le attività della città non si fermino, nonché per accompagnare questa fase di transizione verso le prossime elezioni amministrative. La nostra esperienza amministrativa e la conoscenza delle dinamiche sociali, economiche e produttive della città sono a completa disposizione del commissario e di questa delicata fase istituzionale. Prato è una città che è risorta tante volte da eventi che hanno messo a dura prova i pratesi, ci rialzeremo anche questa volta” dichiara Marco Furfaro, deputato e componente della segreteria nazionale PD.

"Dimostrazione plastica che il partito di potere in Toscana è democratico a parole: democratico in quanto, nella loro mentalità sbagliata, organizzano loro le elezioni. Tuttavia, questi sotterfugi loschi devono essere da stimolo a lavorare ancor più seriamente a mettere le basi di un'alternativa di governo chiara di cui la Toscana ha bisogno come l'ossigeno. Anche perché Giani sta lasciando dietro di sé macerie: si perdono attività commerciali, fuggono via le persone, nessuna impresa ci sceglie perché non siamo attrattivi, una burocrazia elefantiaca, rete infrastrutturali vetuste, non c'è un credibile piano dei rifiuti.

In poche parole, il sistema clientelare ha soffocato il motore economico della Toscana. L'inchiesta pratese, che ha portato intanto alle dimissioni di Ilaria Bugetti, chiama in causa –afferma l'On. Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia e responsabile nazionale dipartimento lavori pubblici di FI– anche la Regione Toscana, il PD, le sue scelte, il suo modo – sbagliato – di gestire l'interesse di partito come fosse quello pubblico. Ora vorrebbero tenere in sospeso una regione di 3 milioni e oltre 600 mila persone fino alla risoluzione delle beghe interne, come sospesa per colpa del PD è una città quale Prato".

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