Open: l'innocenza di Renzi

Proscioglimento anche per tutti gli altri indagati

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 dicembre 2024 21:29
Open: l'innocenza di Renzi

Firenze, 19 dicembre 2024- Dopo sei anni di indagini, cinque anni di gogna mediatica, quattro anni di perquisizioni, pubblicazioni e qualche violazione di diritti, dopo quasi tre anni di udienza preliminare, oggi –19 dicembre 2024– Matteo Renzi è stato prosciolto dall'accusa di finanziamento illecito alla politica.

Prosciolti anche tutti gli altri indagati, Maria Elena Boschi e Luca Lotti sia professionisti come Marco Carrai, Alberto Bianchi e tutti gli altri, perché è

"E' stato riconosciuto che la Fondazione Open non ha fatto nulla di male: ha solo creato un evento, la Leopolda, da cui sono partite proposte per cambiare il Paese. La fondazione Open ha seminato speranza in un mondo in cui prevale il risentimento e il rancore. La fondazione Open è stata un vivaio di idee e di talenti" scrive il senatore Renzi.

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"La verità è lenta, ma la giustizia giusta esiste. Il caso Open è chiuso. Matteo Renzi prosciolto insieme agli altri indagati. Non ho mai avuto dubbi sulla sua innocenza e quella degli amici coinvolti nel processo Open".A dirlo Stefano Scaramelli, presidente del gruppo Italia Viva in Consiglio regionale.

"La vicenda del proscioglimento del senatore Matteo Renzi e altri dieci imputati nell'ambito del procedimento sulla Fondazione Open, torna ancora una volta a porre il tema del rapporto tra una parte della politica con una parte della magistratura, e richiama l'urgenza di una riforma della giustizia. Un abbraccio a Renzi, all'on. Maria Elena Boschi, a Marco Carrai, Luca Lotti, Alberto Bianchi, a tutti gli altri imputati e alle loro famiglie che hanno vissuto anni di esposizione mediatica conclusasi con un proscioglimento pieno".

Lo afferma il segretario regionale di Forza Italia Toscana, Marco Stella. "Noi da sempre siamo garantisti - sottolinea Stella -. Il Presidente Berlusconi ha subito decine di atti giudiziari che lo hanno visto poi assolto. Il tema della giustizia giusta è prioritario per lo sviluppo del nostro Paese, e il Governo sta lavorando per una riforma della giustizia che, con la separazione delle carriere dei magistrati, va nella direzione auspicata".

Il segretario della federazione del Partito democratico dell’Empolese Valdelsa Jacopo Mazzantini, interviene sul proscioglimento di Luca Lotti e di altri indagati dalle accuse sulla fondazione Open: «Il proscioglimento, tra gli altri, di Luca Lotti, cui va la nostra vicinanza e il riconoscimento di aver saputo vivere la propria vicenda giudiziaria con compostezza e rispetto delle istituzioni anche per l’inchiesta Open, dimostra una volta di più, che il garantismo deve essere l’unico approccio possibile per un partito di fronte ad ogni processo, sia che coinvolga propri esponenti che membri di altre forze politiche, perché i processi si fanno nelle aule giudiziarie e non sommariamente sui media, altrimenti diventano altro e rischiano di viziare pericolosamente il giudizio dell’opinione pubblica.

Un quadro verificatosi ormai troppe volte per non essere ritenuto fortemente ingiusto e bisognoso di correttivi che permettano ad ovviarvi in modo strutturale e significativo. Sulla base di tale premessa è opportuno che il PD sappia valorizzare un passaggio come questo anche per compiere scelte future nella prospettiva di una giustizia che tratti, anche mediaticamente, i cittadini come davvero innocenti fino a prova contraria per evitare delegittimazioni poi difficilmente reversibili nella memoria dei più all’esito perfino di assoluzioni piene».

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