Oggi alle ore 15:00 in piazza della Repubblica a Firenze, con in alcune altre città toscane, ha avuto luogo la mobilitazione #svegliatitalia, promossa dalle associazioni gay e dalle Famiglie Arcobaleno. Ad Arezzo Piazza San Jacopo colma di sveglie per far scattare l'ora dei diritti nell'iniziativa promossa dai comitati Arcigay, Famiglie Arcobaleno e rete Articolo 3.
"Questa piazza è una risposta forte e chiara a chi sui diritti uguali per tutti ancora balbetta e magari si rifugia nelle ambiguità linguistiche pur di non riconoscere la vergogna di vivere in un Paese tra gli ultimi in Occidente a non regolare le unioni omosessuali. Le donne e gli uomini oggi in piazza non chiedono rivoluzioni, chiedono alla politica di fare la politica, chiedono la piena attuazione della Costituzione e del suo articolo 3. Chiedono a chi siede in Parlamento di non avere tentennamenti, di non dare ancora spazio all'oscurantismo di Alfano, di non lasciare l'Italia nel Medioevo solo per evitare qualche spaccatura interna al PD. SEL porterà in aula lo spirito di questa piazza, rifiutando compromessi al ribasso inaccettabili quando si parla di diritti".Lo afferma la senatrice toscana di SEL Alessia Petraglia, oggi in piazza a Firenze per la manifestazione #svegliatitalia.
"Siamo contenti che in molte città d'Italia tanti movimenti si incontrino per sostenere i diritti delle coppie e delle persone gay, lesbiche, transessuali -spiega Alessandro Santoro, prete, e la Comunità delle Piagge- Crediamo sia importante che nel mondo cattolico altre voci oltre alle nostre possano esprimersi e porsi al fianco di queste persone, affinché finisca questa discriminazione e si possa riconoscere la giusta dignità e i pieni diritti a chi vive in pienezza storie di amore e di coppia. Sono richieste in cui ci ritroviamo e non possiamo non essere al fianco di chi vede questi diritti negati, convinti e sicuri che questo riconoscimento non intaccherà minimamente il valore del matrimonio, tanto meno di quello cristiano cattolico.
Crediamo che davvero dovremmo oggi, come famiglia cattolica, essere serenamente al fianco di queste persone e rinunciare alla prova "muscolare" del Family Day che si sente minacciato da queste altre forme di rapporto di amore condiviso, anche nella forma di famiglia, che abitano invece le nostre comunità umane e cristiane, portando loro una nuova ricchezza di amore".
Hanno partecipato anche gli assessori comunali Sara Funaro, Giovani Bettarini, Federico Gianassi, Lorenzo Perra, Andrea Vannucci e il capogruppo del Pd Angelo Bassi, che non saranno presenti al Family day in programma sabato 30 gennaio a Roma. Il raduno è fissato dalle 14.00 al Circo Massimo, per la manifestazione in difesa della famiglia.
"Renzi parla di unioni civili ma il DDL Cirinnà dice un'altra cosa. L'Italia deve fare una norma per regolamentare i diritti dei conviventi, anche dello stesso sesso, ma da questo ad arrivare ad un simil matrimonio tra persone dello stesso sesso, alla possibilità delle adozioni, ed infine alla possibilità della pratica dell'utero in affitto fuori dall'Italia ma con la possibilità nel nostro paese di riconoscere il bambino, ce ne passa. Insomma diritti si ma altro no. La nostra posizione e' chiara, netta alla luce del sole ed è sempre la stessa: un bambino ha bisogno di un babbo e di una mamma per nascere e crescere, lo stato deve tutelare questo diritto". Questo quanto dichiarato da Gabriele Toccafondi, esponente di NCD-Area Popolare, a margine di un incontro sulla scuola svoltosi all'Istituto Santissima Annunziata di Empoli.
Il presidente della Toscana Enrico Rossi e la consigliera Alessandra Nardini presenteranno in Consiglio regionale il film-documentario “Lei disse sì” di Maria Pecchioli. L’appuntamento è per lunedì 25 gennaio alle 17.30, nella Sala delle Feste di palazzo Bastogi. In apertura, i saluti istituzionali del presidente Eugenio Giani. Interverrà l’autrice, filmaker e regista della pellicola che racconta la storia di Ingrid e Lorenza, due donne che da Firenze sono andate in Svezia per potersi sposare e la presidente dell’Arci nazionale Francesca Chiavacci. Il docu-film, che ha come sottotitolo “La rivoluzione a colpi di bouquets è appena cominciata”, vuole portare il suo contributo a favore del matrimonio omosessuale e denunciare il fatto che in Italia due persone dello stesso sesso non possono unirsi legalmente. Alla presentazione, interverranno anche Lorenza Soldani e Ingrid Lamminpää, le interpreti.