Oggi il ricordo di Mario Luzi a venti anni dalla morte

Avvenuta esattamente il 28 febbraio 2005

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 febbraio 2025 23:55
Oggi il ricordo di Mario Luzi a venti anni dalla morte

Questa mattina presso il cimitero di San Michele a Castello si è svolta la commemorazione del poeta Mario Luzi a vent’anni esatti dalla sua scomparsa. La commemorazione si è svolta alla presenza delle classi quinte elementari della scuola Cadorna, della quale si ringraziano dirigenti ed insegnanti e tutti coloro che hanno partecipato all’evento celebrativo.

“A vent’anni dalla scomparsa, Mario Luzi – spiega il presidente del Quartiere 5 Filippo Ferraro – viene ancora ricordato come uno dei poeti più importanti del panorama culturale e per quello che ha lasciato alla letteratura italiana ed alla nostra città. Aver coinvolto tanti ragazzi delle classi quinte elementari, alla sua commemorazione, contribuirà a mantenere viva la memoria del poeta fiorentino. Alla cerimonia di commemorazione sono pervenuti i saluti del figlio di Mario Luzi che non ha potuto partecipare fisicamente ma che ha ringraziato tutti per la presenza e, in particolare, gli studenti della scuola Cadorna.

La cerimonia è stata anche una sorta di dichiarazione d’intenti tra il Quartiere 5 – conclude il presidente Filippo Ferraro – e la scuola che ha dimostrato una grande apertura ed un grande interesse per approfondire, negli anni, la figura di Mario Luzi in modo che la commemorazione, nei prossimi anni, potrà essere arricchita dai contributi dei ragazzi. Ringrazio tutti i presenti per la partecipazione a questo appuntamento per ricordare un grande autore ed un grande fiorentino”.

“E’ stato un uomo dal respiro universale ma che ha sempre mantenuto legami con la sua Toscana. Avrebbe meritato il Premio Nobel” Questo il ricordo che il presidente Eugenio Giani ha fatto del poeta Mario Luzi.

“Se di poeti, poeti veri, poeti grandi, ce ne sono pochi al mondo – ha poi aggiunto Eugenio Giani - tra quei pochi c’è certamente lui. Una figura che spicca nel Novecento italiano per la sua lezione di bellezza, per le visioni e le emozioni che ancora ci suggerisce. Nella sua opera non è mai mancato l’impegno civile e a buon diritto si può dire che è stato un poeta civile nel senso più nobile del termine, ed è diventato un classico della nostra letteratura”.

Giani ha poi ricordato le sue amicizie e frequentazioni con tanti intellettuali come Piero Bigongiari, Alessandro Parronchi, Carlo Bo, Oreste Macrì, Leone Traverso, Cristina Campo così come la cattedra di Lingua e Letteratura Francese che ha avuto alla “Cesare Alfieri”, la Facoltà fiorentina di Scienze Politiche.

“Un impegno mai gridato il suo - ha concluso il presidente - mai nemmeno davvero rivendicato, ma che credo ci abbia reso tutti più consapevoli e attenti. Una presenza essenziale con la sua voce in momenti anche di grande sofferenza. E voglio ricordare la sua poesia letta nell’aula dove di celebrava il progetto per l’attentato di via Georgofili, quei primi versi:

Sia detta per te, Firenze,

questa nuda implorazione.

sui tuoi molti visibili e invisibili tesori

lesi nella materia,

offesi nell’essenza

Anche per questo Mario Luzi deve essere ricordato in questo ventennale della sua scomparsa e consegnato ai più giovani, come un riferimento e un esempio”.

E la sua parola, come il titolo dell’iniziativa in sua memoria, vola alta ancora oggi.

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